Saluti romani tra i giovani di FdI, il portavoce di von der Leyen: «No alla simbologia del fascismo»

L’inchiesta di Fanpage.it ha mostrato gli iscritti al movimento giovanile di FdI mentre intonavano inni al Duce, definendosi «camerati». Sul caso è intervenuto il portavoce di Ursula von der Leyen

La presa di posizione della Commissione dell’Unione Europea arriva a ridosso dell’incontro informale dei 27 che lunedì 17 giugno si vedono in una cena informale organizzata dal presidente del Consiglio europeo Charles Michel per discutere delle prossime nomine ai vertici delle istituzioni comunitarie, dopo il voto delle Europee. A parlare è Eric Mamer, portavoce della Commissione, e quindi della presidente uscente – e ricandidata alla guida – Ursula von der Leyen, che risponde a una domanda sull’inchiesta di Fanpage.it andata in onda a Piazzapulita la scorsa settimana. Una giornalista si è infiltrata in Gioventù nazionale, il movimento giovanile di Fratelli d’Italia, riprendendo gli iscritti mentre inneggiavano al Duce, intonavano cori fascisti, facevano saluti romani o urlavano «Sieg Heil!» e altri motti della stessa matrice, «identificandosi come “legionari”, “camicie nere” e “camerati, mica poveri coglioni». Mamer dichiarato che il punto di vista della Commissione e della presidente sulla «simbologia del fascismo è molto chiaro: non crediamo che sia appropriata, la condanniamo, pensiamo che sia moralmente sbagliata». Ora la premier Giorgia Meloni si trova a Bruxelles, in vista del vertice a 27 e degli incontri bilaterali con alcuni leader europei. E le opposizioni la incalzano invitandola a prendere una posizione netta contro quello che le immagini mostrano. «Le “gesta” dei giovani di Fratelli d’Italia sono arrivate fino a Bruxelles, e le parole della Commissione Ue sono nette e inequivocabili: la simbologia fascista è inaccettabile. Speriamo che ora la presidente del Consiglio Meloni se ne accorga, dica parole chiare e assuma i provvedimenti del caso», scrive il leader di Avs Nicola Fratoianni, «e ci auguriamo che tutti i tg del servizio pubblico si accorgano dell’inchiesta di Fanpage, e cosi facendo, permettano all’opinione pubblica del nostro Paese di venirne a conoscenza». Interviene anche la deputata del Partito democratico Laura Boldrini, già presidente della Camera: «Giorgia Meloni non ha ancora detto una parola. Né un biasimo, né una presa di distanza: niente di niente. Cosa dirà, oggi, agli altri leader europei che incontra per decidere degli equilibri dell’Ue? Farà finta di niente anche con loro come sta facendo con l’opposizione in Italia che da giorni le chiede conto?». E conclude: «Se la sua base, il vivaio di Fratelli d’Italia si riunisce attorno al fuoco cantando le canzoni del regine fascista, come altro possiamo definirla? Ci sono solo due possibili modi: fascista o, quanto meno, di estrema destra».


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