Il generale Vannacci è impresentabile anche per Marine Le Pen: «No alla vicepresidenza dei Patrioti»

Il Rassemblement National contesta l’incarico: «L’elezione è frutto di un annuncio unilaterale della Lega»

Il generale Roberto Vannacci non piace al Rassemblement National di Marine Le Pen. Pur trovandosi nel gruppo dei Patrioti per l’Europa insieme alla Lega, Rn contesta la vicepresidenza affidata al militare recordman di preferenze alle elezioni europee. Lo fa con Jean-Philippe Tanguy, vicecoordinatore della campagna elettorale di Le Pen alle Presidenziali del 2022. Che chiede al partito di Matteo Salvini di nominare un altro vicepresidente: «L’elezione è frutto di un annuncio unilaterale della Lega. Ci opponiamo all’incarico. Questa è la nostra posizione». Evidentemente la destra di Le Pen, reduce dalla sconfitta alle elezioni legislative, ora fa autocritica sugli errori nella campagna. E Vannacci comincia a essere troppo anche per i sovranisti d’Oltralpe.


Tanto che in un’intervista a La Stampa anche Laurent Jacobelli, già portavoce del Rn e oggi deputato, si schiera contro il generale. «Non conosco personalmente Vannacci ma da quello che ho letto ha fatto delle dichiarazioni che non corrispondono ai valori del Rassemblement National. Per essere chiari, penso che questo signore non sarà vicepresidente. Mi sembra impossibile», dice Jacobelli ricordando che anche Jordan Bardella ha criticato le posizioni del generale.


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