Strage di Bologna, la rabbia di Meloni: «Radici dell’attentato nel governo? Ingiustificabile». La replica di Bolognesi: «Basta fare la vittima»

Paolo Bolognesi, presidente dell’associazione familiari delle vittime del 2 agosto, dal palco davanti alla stazione ha attaccato il governo

Non mancano le polemiche durante le commemorazioni del 44esimo anniversario della strage di Bologna. Il 2 agosto 1980 una bomba esplose all’interno della stazione del capoluogo emiliano: 85 persone morirono, 200 rimasero ferite, e per anni i tribunali hanno cercato di fare chiarezza sui responsabili dell’attentato. La matrice della strage più sanguinosa dei cosiddetti anni di piombo è quella eversione neofascista, come ribadito dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ma sono le parole del presidente dell’associazione dei familiari delle vittime del 2 agosto, Paolo Bolognesi, a lasciare strascichi e provocare la risposta della presidente del Consiglio, alla quale poi l’ex deputato ha replicato ancora: «La finisca di fare la vittima».


Strage di Bologna, Bolognesi: «Le radici sono nella destra di governo»

«Le radici di quell’attentato, come stanno confermando anche le ultime due sentenze d’appello nei processi verso Gilberto Cavallini e Paolo Bellini, affondano nella storia del postfascismo italiano, in quelle organizzazioni nate dal Movimento Sociale Italiano negli anni cinquanta: Ordine Nuovo e Avanguardia Nazionale oggi figurano a pieno titolo nella destra italiana di Governo». Non poteva essere più chiaro Bolognesi, parlando dal palco in stazione tra gli applausi della piazza, «per questa parte politica, lo stragismo e in particolare la strage di Bologna, rappresentano una macchia da togliere a tutti i costi dalla loro storia, da negare oltre ogni evidenza».


Strage di Bologna, Meloni: «Frasi gravi e pericolose»

Non ha tardato ad arrivare la risposta della premier Giorgia Meloni, che ha condiviso una nota per commentare le parole di Bolognesi. «Sono profondamente e personalmente colpita dagli attacchi ingiustificati e fuori misura che sono stati rivolti, in questa giornata di commemorazione, alla sottoscritta e al Governo», si legge sul sito della Presidenza, «sostenere che le radici di quell’attentato oggi figurano a pieno titolo nella destra di governo, o che la riforma della giustizia varata da questo governo sia ispirata dai progetti della loggia massonica P2, è molto grave. Ed è pericoloso, anche per l’incolumità personale di chi, democraticamente eletto dai cittadini, cerca solo di fare del suo meglio per il bene di questa Nazione». Secondo Meloni, «in questo clima di crescente odio le parole e i gesti stiano sfuggendo di mano anche alle persone più avvedute». Quindi «l’appello a tutti perché si torni all’interno di una cornice di normale dialettica in quella che, grazie ai sacrifici di tanti, è ormai una democrazia solida e matura».

Strage di Bologna, la replica: «La smetta di fare la vittima»

Dopo il comunicato della premier, Bolognesi è stato interpellato dall’Ansa e ha replicato a Meloni: «La finisca di fare la vittima. Ho visto altri fare le vittime durante i processi e poi sono stati condannati, le vittime sono gli 85 morti e i morti nelle altre stragi, che sono tutte fasciste. Non è una vittima, ma una che prende in giro le vittime».

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