Perché nasce OPEN
Enrico Mentana, direttore del TgLa7, ha deciso di restituire ai giovani giornalisti un po’ della sua fortuna trasformandosi in editore.
“Ho cominciato a fare il giornalista a 25 anni e ho avuto fortuna e grandi soddisfazioni. Sempre più spesso mi è capitato nell’ultimo decennio di incontrare gruppi di giovani, entusiasti e curiosi, come ero io alla loro età. Ma con la differenza fondamentale che loro il giornalismo lo potevano vedere solo da fuori.”
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Nella filosofia del give back ha fondato G.O.L. S.r.l, la società editrice senza scopo di lucro di cui è socio al 99% e i cui eventuali guadagni saranno reinvestiti nel progetto. La speranza, se tutto dovesse andare per il meglio, è che Open diventi un modello che si possa replicare per ribaltare le logiche tradizionali di business e di giornalismo.
“Se esistessero imprese sicure di guadagnare saremmo tutti imprenditori. Giusto che qualcuno mi critichi ma io corro il rischio di impresa. Voglio concepire una killer app rispetto all’idea di sfiga che circonda il giornalismo online".
Perché OPEN?
La scelta del nome della testata è ricaduta su OPEN in parte perché è una delle poche parole inglesi di cui tutti conoscono il significato e su cui non può esserci ambiguità nella pronuncia, ma soprattutto perché rimanda al concetto di apertura, la stessa che OPEN avrà nei confronti dei nuovi fenomeni, temi e voci che caratterizzano l’epoca in cui viviamo.
“L’ambizione è di fare con Open un’informazione libera, verace, senza steccati, che può essere un bene per tutti quanti".