Come verificare i fatti in pochi secondi con Google
Pensavo di iniziare con un articolo di debunking, ma siccome la prima richiesta di verifica interessante che ho ricevuto riguarda uno dei miei colleghi di Open ho pensato di fare una specie di “guida utile” per la verifica dei fatti.
La richiesta di verifica di Matteo Lenardon
Veniamo al caso. Matteo Lenardon, autore di interessanti articoli che ho avuto in qualche modo piacere di leggere, mi scrive su Twitter:
Una verifica per @DavidPuente: perché i giornalisti di Open si comprano 40.000 follower su Instagram?
Il riferimento è all’account Instagram di Felice Florio e a sostegno riporta nel tweet alcuni screenshot da cellulare dove evidenzia la presenza di followers dai nomi simili come vdihyif1, vdihyif2, vdihyif3 e vdihyif4, oppure come rolcod49, rolcod50, rolcod51 e rolcod52.
I followers sospetti di Felice Florio di Open
Anche un occhio inesperto dubiterebbe della natura di questi account e la domanda sul come mai seguano Felice è più che lecita. In certi casi la risposta può essere molto rapida e senza bisogno di porla al sottoscritto.
Con una semplice ricerca Google digitando le parole “felice florio instagram follower”, tutte le parole chiave riconducibili alla domanda posta, in 0,32 secondi otteniamo un link a un articolo de Il Giorno dal titolo “Così mi sono inventato influencer” a firma Felice Florio, il mio collega di Open.
La verifica dei fatti con una ricerca Google
In poche parole, in neanche 10 secondi tra ricerca e una rapida lettura si poteva ottenere la verifica dei fatti riguardo gli strani account che seguono Felice attraverso la sua stessa inchiesta che inizia così: “Dieci dollari, 25mila seguaci in due settimane: ecco come funziona”.
L'inchiesta su Il Giorno di Felice Florio
Per farla breve, perché Felice Florio (e non un generico “i giornalisti di Open”) si compra 40 mila follower (Instagram ne dichiara 38 mila e sostenere che sono tutti comprati non è corretto) su Instagram? Per un’inchiesta interessante a dimostrare quanto sia facile diventare “influencer” con pochi soldi, dove Felice si era prestato come “cavia”. Se li è tenuti? Certo, perché questi fanno parte di quel lavoro che ha fatto e servono per dimostrarlo.