Manovra accordo Italia-Ue per evitare procedura infrazione

di OPEN

Il Governo italiano sarebbe riuscito a convincere la Commissione Europea a non avviare la procedura di infrazione per debito e deficit eccessivo

Un accordo informale c'è già. Per l'ufficialità bisognerà aspettare ancora qualche ora. Il Governo italiano sarebbe riuscito a convincere la Commissione Europea a non avviare la procedura di infrazione per debito e deficit eccessivo. La procedura è una multa che serve a evitare che gli stati facciano troppi debiti e mettano a rischio la propria stabilità economica.


 


La trattativa portata avanti dal premier Giuseppe Conte non è stata a costo zero. Secondo il Corriere della Sera, dopo aver accettato di ridurre il rapporto deficit-pil dal 2,4% al 2,04%, Lega e Movimento Cinque Stelle – i due partiti di Governo – avrebbero deciso di tagliare le spese di un altro miliardo di euro.

 

I dettagli non sono ancora stati resi pubblici: stando alle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi il Governo potrebbe risparmiare questi soldi ritardando l'entrata in vigore del reddito di cittadinanza e della riforma delle pensioni, limando alcune agevolazioni fiscali e mettendo in conto una serie di entrate derivanti dalla vendita degli immobili di proprietà dello Stato e dal blocco della rivalutazione delle pensioni superiori ai 1530 euro mensili.

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Queste misure aggiuntive sono elencate in una lettera inviata ieri sera alla Commissione Europea e firmata dal Presidente del Consiglio Conte e dal Ministro dell'Economia Giovanni Tria. Gli impegni presi per iscritto dovranno poi essere tradotti in un "maxi-emendamento" alla manovra fiscale, la legge con cui lo Stato spiega come spenderà i soldi della collettività e dove andrà a prenderli. 

 

I tempi per l'approvazione della manovra sono strettissimi – Camera e Senato hanno solo 12 giorni a disposizione – ma sembra che i due partiti di Governo, Lega e Movimento 5 Stelle, abbiano già raggiunto un accordo e che la legge sarà approvata senza grandi sorprese. 

 

La notizia dell'accordo è trapelata ieri sera dal Ministero dell'Economia probabilmente con troppo anticipo, tant'è che poco dopo, dagli uffici della presidenza del Consiglio, è arrivata una parziale smentita e un invito alla prudenza.

 

La certezza dovrebbe arrivare al più tardi verso mezzogiorno: la Commissione Europea, riunita a Bruxelles, comunicherà la propria decisione mentre a Roma il premier Giuseppe Conte svelerà l'esito della trattativa davanti al Senato. In caso di intesa, il calendario è già fissato: definizione dei contenuti della nuova legge di bilancio entro venerdì 21 dicembre, approvazione alla Camera e al Senato entro la fine del mese.