Manovra, il Governo chiede la fiducia. Proteste al Senato
La legge di bilancio in discussione al Senato sarà votata con la fiducia nella notte fra venerdì e sabato. Poi il testo dovrà tornare alla Camera, probabilmente il 27 dicembre, perché sarà molto diverso da quello passato – sempre con fiducia -a Montecitorio l’8 dicembre scorso. Lega e Movimento 5 Stelle stanno ancora lavorando al testo del maxi-emendamento, che arriverà in aula senza essere stato discusso dalla Commissione Bilancio. L’opposizione ha protestato: i senatori del Pd e quelli di Leu hanno abbandonato la commissione per protesta, mentre in aula c’è stato un duro intervento di Emma Bonino (Gruppo Misto): “Questo governo non ha il senso delle istituzioni”.
Quello che si sa finora della “nuova” manovra – riscritta per evitare che la Commissione Europea avviasse una procedura d’infrazione contro l’Italia per debito eccessivo -è stato annunciato ieri dal premier Conte in aula e poi dall’emendamento presentato dal sottosegretario all’Economia Massimo Garavaglia che riassumeva i punti fondamentali dell’accordo raggiunto con la Commissione. Per le due misure più emblematiche per Lega e Movimento 5 Stelle, Quota 100 e reddito di cittadinanza, ci saranno due decreti specifici a gennaio. La discussione generale continuerà fino alla mezzanotte di giovedì e riprenderà venerdì mattina, 21 dicembre.
19.40 – Durantela discussione generale sulla legge di Bilancio, interviene Emma Bonino (Gruppo misto), che definisce Salvini “un bullo da periferia”. E anticipa l’intenzione di non partecipare al voto, tra gli applausi dell’opposizione: “Dico al governo, che il parlamento ridotto all’irrilevanza non è un trofeo di cui andare fieri”
19.20 – L’assemblea ha bocciato la proposta delle opposizioni di rimandare il testo dellamanovrain commissione bilancio e di posticipare il voto dell’aula
19.08 – Il vice-presidente del Senato Calderoli, dopo la richiesta di Forza Italia di votare la fiducia sabato mattina, fa notare che il voto di fiducia “sarà sabato mattina, in quanto sarà passata mezzanotte”. “Faccia bene i conti”, ha aggiunto sorridendo.
19.00 – Mentre interviene Antonio Misiani (Pd), Annamaria Bernini si avvicina ai banchi del Partito Democratico per parlare con Matteo Renzi
18.52 – Iniziano gli interventi delle opposizioni.Annamaria Bernini, capogruppo di Forza Italia: “Chiediamo di fare le dichiarazioni di voto sabato mattina con calma, e non domani sera alle 23 facendo concorrenza a Marzullo”.
18.49 – Riprende la discussione della legge di bilancio in Senato. Il vice-presidente del Senato Roberto Calderolisintetizza l’esito della conferenza dei capigruppo e annuncia l’intenzione del governo di chiedere la fiducia.
18.33 – Terminata la conferenza dei capigruppo: la presentazione del maxi-emendamento alla manovra avverrà in aula domani entro le 16.La chiama per il voto di fiducia sullamanovrainizierànella tarda serata di domani, alle 23. L’esito del voto è atteso intorno alla mezzanotte.
18.15 – Secondo fonti della maggioranza, idecreti delle due misure simbolo del governo giallo-verde, Quota 100 e reddito di cittadinanza saranno approvati in consiglio dei ministri a gennaio.
17.51 – Ancora riunita la conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama, che dovrà stabilire il calendario dei lavori, cioè i tempi della discussione e voto in aula, visto che poi il testo della manovra (modificato rispetto a quello approvato l’8 dicembre a Montecitorio) dovrà tornare all’esame della Camera
17.40 – Secondo fonti della maggioranza, il testo del maxi-emendamento non arriverà prima di questa sera. Il dibattito in aula dovrebbe proseguire domani e concludersi sabato mattina
17.20 – La conferenza dei capigruppo si sta riunendo, accettando le richieste avanzate nell’Aula di Palazzo Madama dalle opposizioni (da Leu al Pd a Forza Italia), per capire in che modo fare proseguire il dibattito in aula
17.10 – La discussione in aulaè stata momentaneamente sospesa
17.00 – Inizia la discussione dellalegge di Bilancio in Senato. Il capogruppo della commissione Bilancio Daniele Pesco (M5S) ha dichiarato: “I lavori della quinta commissione non sono terminatiC’è ancora tanto lavoro: nell’ordine di diverse giornate,quindi chiedo al presidente del Senato che cosa dobbiamo fare”.
16.50 – I parlamentari di Leu e quelli del Pd abbandonano i lavori della quinta commissione: “In sei giorni non è mai stato discusso neanche un articolo”