Morbillo in Europa: picchi nel 2018
Un recente studio condotto dall’organizzazione WHO (World Health Organization) e pubblicato dal The Guardian ha dimostrato che l’aumentare del clima di scetticismo nei confronti dei vaccini ha causato una crescita significativa dei casi di morbillo in Europa. Nel 2018 i casi sono stati 60.000, toccando i livelli più alti degli ultimi vent’anni. Il commissario europeo per la salute e per la sicurezza alimentare,Vytenis Andriukaitis, ha denunciato il ruolo dei populismi di destra nella diffusione dello scetticismo, definendo “fake news” i dubbi riguardo la sicurezza dei medicinali. «Non è possibile pensare che stiamo morendo per il morbillo», ha detto. «Avevamo assicurato che entro il 2020 l’Europa ne sarebbe stata liberata».
In svariati paesi d’Europa, dall’Italia alla Francia, fino alla Polonia, le destre populiste stanno convincendo le famiglie della pericolosità dei vaccini, incoraggiandole a trascurare anche quelli obbligatori per l’iscrizione alle scuole. Alcuni dei leader, che si professano contrari alle multinazionali e anti-globalisti, hanno iniziato a diffondere la teoria che vedrebbe le grandi case farmaceutiche colpevoli di diffondere virus con il solo scopo di venderne il rimedio. In Italia, i rappresentanti del Movimento 5 Stelle hanno fatto della lotta ai vaccini uno dei punti cardine della loro campagna elettorale. Nel 2015, il movimento ha proposto la loro non obbligatorietà, dipingendoli come la causa principale di alcune patologie come la leucemia, il cancro e l’autismo. L’Organizzazione Mondiale per la Salute sta investigando sui reali motivi dei movimenti e sta cercando nuove strategie comunicative per rassicurare le persone sull’affidabilità dei vaccini. «È molto pericoloso», ha aggiunto Andriukaitis, «avete eletto tantissimi politici ostili ai vaccini e ora sono al governo, prendendo decisioni basate su fake news».