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Manovra: Venezia potrà richiedere un’imposta a chi la visita solo per un giorno

24 Dicembre 2018 - 17:51 OPEN
La vittoria del capoluogo veneto contro i turisti che non pernottano in città, in un emendamento della nuova legge di Bilancio da approvata alla Camera

Il "maxi-emendamento" alla legge di Bilancio 2019 approvato con fiducia al Senato porta liquidità alle casse del comune di Venezia, che potrà imporre una “tassa di sbarco” ai turisti che trascorrono solo la giornata e non si fermano a pernottare. Questa imposta sarebbe un’alternativa alla tassa di soggiorno: chi pernotta anche solo per una notte non dovrà pagarla. Nella manovra, che dovrà essere approvata alla Camera, sarebbe contenuta anche la possibilità di aumentare la tassa di soggiorno fino a 10 euro.  

 

Il Sindaco di Venezia Luigi Brugnaro aveva richiesto più volte la creazione di questo “ticket d’accesso”, sia al governo precedente che a quello attuale. L’imposta andrebbe dai 2,5 ai 5 euro e i turisti la pagherebbero direttamente nel biglietto (di treno o nave da crociera) per raggiungere la città. Poi saranno gli enti terzi a dovere versare al comune di Venezia. Il sistema del “ticket di sbarco” esiste già nelle isole minori italiane, come l’Isola d’Elba.

 

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Il comune di Venezia ha annunciato di non voler commentare il provvedimento finché non sarà sottoposto alla terza lettura alla Camera, ma il 23 dicembre, giorno dell’approvazione della legge di bilancio al Senato, il sindaco ha twittato un ermetico “Gran bella giornata oggi per il @comunedivenezia!!”

 

https://twitter.com/statuses/1076749773334609921

 

Venezia attira ogni anno milioni di turisti, che spesso trascorrono in città solamente una giornata, preferendo un alloggio in terraferma, dove i prezzi sono in genere più bassi. Secondo un’indagine condotta da Airbnb, a Venezia ci sono 73,8 turisti per abitante, ma pochissimi pernottano la sera. Spesso, a discapito dei ristoratori locali, i tour operator che organizzano escursioni verso la laguna forniscono ai viaggiatori anche un pranzo al sacco.

 

Da anni il comune di Venezia vorrebbe un contributo economico più significativo “da tutte quelle persone che sfruttano la città e non lasciano niente.” Si stima che l’introito di questa misura per la città potrebbe essere di diversi milioni, che il sindaco vorrebbe usare per la pulizia della città, ma anche servizi igienici e informazioni per i turisti.

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