Il presidente e il bambino, dibattito se è giusto credere a Babbo Natale
Dopo una giornata di tweet infuriati in cui Donald Trump non ha risparmiato nessuno, dalla Fed al suo ex segretario alla Difesa Jim Mattis, il Presidente ha finalmente spiegato tanta veemenza. Non gli era andata giù questa vigilia di Natale passata alla scrivania a Washington DC. Trump partecipa il suo disappunto in un tweet, in cui protesta per essere "tutto solo (povero me)" alla Casa Bianca aspettando che i Democratici accettino l'accordo sulla sicurezza alla frontiera. Trump non ha potuto lasciare Washington per lo shutdown del governo causato dal no del Senato alla legge di bilancio, che prevede una sovvenzione di 5 milioni di dollari per il muro alla frontiera col Messico. L'ultima vittima della stizza presidenziale è Coleman, 7 anni, una delle bambine e dei bambini che come da tradizione telefonano al capo di Stato per sapere a che punto sia Babbo Natale con la consegna dei regali. "Ma credi ancora a Babbo Natale?" gli chiede il Presidente, "a 7 anni, credere a Babbo Natale non è importante, no?".
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