Morto Carlo Maria Maggi, mandante della strage di Piazza della Loggia
Carlo Maria Maggi, leader storico dell'organizzazione terroristica di estrema destra Ordine Nuovo durante gli anni di piombo, è morto a 82 anni a Venezia dove risiedeva agli arresti domiciliari dopo la condanna all'ergastolo per la strage di Piazza della Loggia, a Brescia. La pena fu confermata dalla Cassazione nel luglio del 2015, 41 anni dopo l'attentato in cui morirono nove persone e più di cento rimasero ferite.
Da lungo tempo malato e costretto da decenni in sedia a rotelle, per lui non si sono mai spalancate le porte del carcere. Secondo quanto hanno appurato le lunghe vicende giudiziarie, Maggi sarebbe stato il responsabile della cellula veneta di Ordine Nuovo, fra le più attive nel periodo stragista e sospettata di connivenze con i cosiddetti servizi segreti deviati.
Espulso dal Movimento Sociale Italiano alla fine degli anni '60, fu più volte incriminato e colpito da ordine d'arresto: era stato condannato a 12 anni di carcere nel processo per la strage di Peteano (31 maggio 1972) mentre nel 1988 aveva subito una condanna a nove anni per ricostituzione del partito fascista.
Condannato in primo grado come mandante per la strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969, fu assolto con sentenza definitiva. Nel 2005 la Corte di Cassazione ha stabilito che la strage fu responsabilità di "un gruppo eversivo costituito a Padova nell'alveo di Ordine nuovo» . Tuttora, per la giustizia italiana, gli esecutori materiali sono ignoti.
Nel processo per la strage di Piazza della Loggia fu assolto in primo grado nel 2010 e in appello nel 2012: entrambe le sentenze furono annullate dalla Cassazione nel 2014. Viene infine condannato nel nuovo processo di appello con sentenza confermata dalla Cassazione.
Il Presidente dell'Associazione delle vittime della strage di Piazza della Loggia, Manlio Milano commenta: "Sono fortemente convinto che Carlo Maria Maggi sia morto portandosi via tante verità mai dette".