Il provvidenziale dietrofront del governo
Qui su Open abbiamo chiesto due giorni fa al governo un gesto chiaro, il ritiro del raddoppio dell'Ires al non profit, quella che avevamo ribattezzato la sovrattassa sul "buonismo". Questo pomeriggio il premier Conte ha annunciato che la misura sarà revocata all'inizio del prossimo anno. Bene, e grazie (anche se non crediamo di aver avuto ruolo nella marcia indietro, Dio ci guardi dal ruolo di mosche cocchiere natalizie… ). Piuttosto ci rivela qualcosa di più il contemporaneo annuncio del vicepremier Di Maio sullo stesso argomento: «Quella norma va cambiata nel primo provvedimento utile. Si volevano punire coloro che fanno finto volontariato e ne è venuta fuori una norma che punisce coloro che hanno sempre aiutato i più deboli».
Quindi lo scopo era punire i "finti volontari". Ma quelli, onorevole, non andrebbero individuati e perseguiti penalmente (quel che si fa con i finti avvocati o i finti dentisti)? È come se per stanare e punire i falsi invalidi si dimezzassero le indennità a quelli veri.Ma soprattutto le sue parole confermano un perdurante pregiudizio negativo verso tutto il terzo settore, che andrebbe d'urgenza ripensato. E magari questo salutare dietrofront, di cui ringraziamo anche lei, sarà l'occasione buona.