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Conte alla conferenza stampa di fine anno: “Tra cinque anni libero la poltrona”

28 Dicembre 2018 - 11:45 Francesca Martelli
Il Premier ha contestato le osservazioni dell'ufficio parlamentare di bilancio che ieri aveva lanciato l'allarme sull'aumento di quasi mezzo punto della pressione fiscale nella manovra: "Abbiamo sterilizzato l'Iva per scongiurare gli aumenti nel 2019 e abbiamo tagliato il cuneo fiscale"

Rivendica la natura "populista" del governo gialloverdee promette di "liberare la poltrona" tra cinque anni, a fine legislatura.Si presenta così il presidente del Consiglio Giuseppe Conte davanti ai giornalisti per la conferenza stampa di fine anno.

Il Premier ha contestato le osservazioni dell'ufficio parlamentare di bilancio (Upb) che ieri aveva lanciato l'allarme sull'aumento di quasi mezzo punto della pressione fiscale nella manovrain discussione oggi alla Camera: "Abbiamo sterilizzato l'Iva per scongiurare gli aumenti nel 2019 e abbiamo tagliato il cuneo fiscale", ha detto Conte negando un aumento delle tasse.

Numerose le domande sulla manovra, visto che l'iter legislativo non è ancora concluso, tra i lapsus di Conte che scambia più volte Bruxelles con New York.
Ma l'osservazione che respinge maggiormente, è proprio quella di una legge di Bilancio modificata radicalmente dalla Commissione europea: "Bruxelles non ha scritto questa manovra. L'unica cosa che ci hanno suggerito è di inserire la clausola di congelamento finale". Il riferimento è ai 2 miliardi tagliati dalla manovra (rispetto alla prima versione approvata alla Camera) "congelati" fino a luglio, in attesa di una verifica degli impegni presi con la Commissione europea per evitare la procedura di infrazione.

Il mea culpa arriva a metà della conferenza stampa ed è sulla sovrattassa messa sul settore no-profit, tassata quasi come un'attività commerciale: "Ho commesso un errore, ho pensato nella concitazione del rush finale (della manovra, ndr) di inserire questa norma, ma a partire da gennaio istituiremo un tavolo con il forum del Terzo Settore", dice Conte dopo il passo indietro annunciato ieri dal vice-premier Di Maio.
E poi un'altra ammissione, sulla mancata nomina del nuovo presidente della Commissione nazionale per le società e la Borsa (Consob) dopo le dimissioni, a settembre, di Mario Nava. "Mi assumo la responsabilità del ritardo della nomina", ha detto Conte. Da alcune indiscrezioni di stampa, mesi fa era trapelato il nome di Marcello Minenna, economista ed ex assessore al Bilancio della giunta Raggi.

Il presidente del Consiglio ha citato le due misure simbolo di Lega e 5 Stelle, Quota 100 e reddito di cittadinanza di cui si è detto "molto orgoglioso".
Sul rapporto tra pensionati e nuove assunzioni dice: "Abbiamo aperto un tavolo con le aziende, che ci hanno detto che per ogni pensionato ci sarà un nuovo assunto", ha affermato rispondendo alla nostra domanda. "Secondo un'importante azienda di Stato ci ha detto che il rapporto sarà di 1 a 3. Vedremo", ha concluso Conte. Il ministro dell'economia Tria e il sottosegretario Giorgetti hanno messo in dubbio questa equazione, sostenuta invece da Di Maio e Salvini.

In chiusura, un riferimento alla morte del tifoso a Milano, nel pre-partita di Inter-Napoli: "Sono molto costernato da questi episodi di violenza. Non conosco bene questo dossier che è materia del sottosegretario Giorgetti. Servirebbe una pausa nelle manifestazioni sportive, ma lascio alle autorità competenti la valutazione"

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