Apple crolla di nuovo in borsa dopo il taglio delle stime sul fatturato
Nuovo tracollo per Apple. Nelle contrattazioni che precedono l'apertura di Wall Street perde l'8,40%. Il calo è stato innescato dalla revisione al ribasso delle stime sul fatturato.
Lo scorso 2 gennaio Apple aveva tagliato infatti le stime di ricavo del primo trimestre, e alla chiusura dei mercati Tim Cook aveva scritto personalmente agli investitori per spiegarne le motivazioni.
La prima previsione valutava le entrate tra gli 89 e i 93 miliardi di dollari da gennaio a marzo, ma oggi i numeri parlano di 85 miliardi. Disattendere le proprie stime è un evento raro per il colosso americano; immediata la penalizzazione in borsa, con quotazioni a -8,11%. Nella lettera Tim Cook ha indicato come causa della revisione il rallentamento nei mercati emergenti, specialmente in Cina. Cook ha collegato il calo di vendite di iPhone, Mac e iPad a una complessiva debolezza dell’economia cinese, espressa da uno dei tassi di crescita del PIL più bassi degli ultimi 25 anni, ma ha chiamato in causa anche “tensioni economiche crescenti con gli Stati Uniti” – un messaggio che potrebbe avere risvolti politici.