Le vele di Scampia saranno abbattute: parla De Magistris – Il video
Il sindaco di Napoli annuncia l'abbattimento delle vele di Scampia, fase finale del progetto Restart Scampia. Il piano, finanziato nel 2016 dal governo di centrosinistra, prevede una radicale trasformazione del quartiere. La demolizione creerebbe lo spazio per permettere l'apertura di nuove piccole imprese, scuole (dagli asili nido alle superiori) e alloggi popolari, oltre alla costruzione della nuova sede della Città Metropolitana e del Consiglio Metropolitano.
Le case popolari
Oggi De Magistris ha accolto in Comune 60 assegnatari degli appartamenti all'interno delle vele, ai quali saranno ora consegnate nuove residenze popolari, e ha fissato la data della demolizione delle vele ai primi di febbraio. E' il passaggio più delicato: le case popolari all'interno dei palazzoni alla periferia Nord di Napoli, sono in parte assegnate a chi ha i requisiti e in parte divenute ostaggio di persone che da tempo li hanno persi (o non li hanno mai avuti).
La promessa è di cancellare «il pensiero che associa Scampia a Gomorra», dice ancora De Magistris.
Il sogno urbanistico iniziale
Costruite tra il 1962 e il 1975, le vele sono state progettate dall'architetto Franz Di Salvo sul modello delle unités d’habitation di Le Corbusier. Di Salvo voleva concretizzare un'utopia sociale, ma gli edifici – e il quartiere in cui sorgono – presentano da subito profondi problemi strutturali, aggravati dall'assenza dello Stato (il primo commissariato di Polizia viene insediato quindici anni dopo l'assegnazione degli alloggi).
Lo stato di abbandono del quartiere e la penetrazione capillare della criminalità l'ha trasformato rapidamente in un ghetto, punto nevralgico del commercio di droghe in città. La serie televisiva Gomorra ha fatto conoscere Scampia al resto del mondo, trasformando le vele in un simbolo universale di degrado (ma anche di resistenza) urbana.
Il gruppo francese PNL ha scelto Scampia per girare il video che li ha consacrati sulla scena internazionale. Forse hanno offerto, in maniera inconsapevole, le ultime immagini di una realtà destinata a sparire.