Migranti, Francia e Germania pronti ad accoglierne 100. Nuovo scontro tra Conte e Salvini
Dopo giorni di intense trattative a Bruxelles, sembra sia vicina la soluzione per le due navi Sea Eye e Sea Watch con 49 migranti a bordo. Secondo fonti europee, per sbloccare la situazione, Parigi e Berlino aumenterebbero il loro impegno nell’accoglienza e sarebbero pronte a ricevere 50 persone ognuno. Un numero di ingressi che però non è sufficiente a soddisfare la richiesta di Malta di trasferire anche i 249 arrivati a dicembre. Per risolvere questa questione, la Commissione europea ha ipotizzato di trasferire solo chi ha possibilità di ottenere asilo. Anche l’Italia, stando alle parole del premier Conte, farà la sua parte. “Questo è un caso eccezionale con donne e bambini da oltre due settimane in mare – ha detto nel corso del suo intervento a Porta a porta-. Li accoglieremo senza tradire la linea di coerenza del governo”. Il riferimento è alla politica del ministro dell’Interno verso il quale il premier Conte prova a giustificarsi così: “Salvini esprime una linea condivisa dal governo ma se marchiamo nel segno dell’eccezionalità un intervento di questo tipo, la linea del governo non può essere tacciata di incoerenza”.
Alle parole di Conte – che ha sciolto la riserva sulla posizione dell’Italia – hanno fatto eco a stretto giro quelle di Salvini, in aperta polemica con l’ipotesi di accogliere le donne e i bambini di Sea Watch e Sea Eye. “Non ci saranno strappi alle regole – ha detto in diretta Facebook il ministro dell’Interno -. Non cambio e non cambierò mai idea: un cedimento significherebbe riaprire le porte al traffico di esseri umani”. E conclude: “Nessuno sbarcherà mai con il consenso mio e della Lega”. Dichiarazioni nette che non lasciano aperto alcuno spiraglio sul fronte accoglienza, che potrebbero piuttosto portare all’ennesima spaccatura nel governo giallo-verde.
Intanto prosegue il pressing della Commissione Ue per convincere anche altre cancellerie a mostrare solidarietà. E allora, oltre a Francia e Germania, anche il Portogallo ha dato disponibilità ad accogliere 10 richiedenti asilo, così come il Lussemburgo e l’Olanda, con 6 richiedenti asilo ognuno. Inoltre, la Romania, in qualità di presidenza di turno del Consiglio dell’Ue, è pronta a impegnarsi nell’accoglienza e a riceverne alcuni. Accettando di ridistribuire solo i migranti che hanno più probabilità di ottenere protezione internazionale – viene evidenziato – La Valletta otterrà anche la garanzia di sostegno da parte della Commissione europea per rimpatri veloci, attraverso il contributo dell’Agenzia europea per il sostegno all’asilo e Frontex.