Concerto nazirock a Verona: il no di un’eurodeputata
Una deputata europea della Repubblica ceca, Martina Dlabajova, ha lanciato un appello ai suoi colleghi all'Europarlamento contro il concerto organizzato il 19 gennaio a Verona da alcuni gruppi di estrema destra per ricordare i 50 anni dalla morte di Jan Palach – il giovane cecoslovacco divenuto simbolo della resistenza antisovietica durante la primavera di Praga.
"Se non saremo in grado di impedire tale manifestazione dovremmo perlomeno condannarla pubblicamente. Il silenzio, anche in questo caso, equivale all’assenso“, ha detto Dlabajova. “Mi ritengo moralmente obbligata a esprimere la mia personale opposizione all’abuso del tragico sacrificio di un giovane che nella Cecoslovacchia del 1969 lottava contro l’occupazione e il vilipendio della democrazia”, ha poi aggiunto la deputata, chiedendo agli altri deputati di firmare una petizione contro l’abuso dell’eredità morale di Jan Palach lanciata dal Consiglio degli studenti della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Carlo IV di Praga.
Il concerto, che è stato definito “nazirock” da alcuni gruppi antifascisti veronesi, è organizzato dall'associazione Nomos e prevede la presenza di gruppi musicali di estrema destra come Topi Neri, Hobbit e Compagnia dell'Anello.
Aggiornamento:
Riguardo la frase "le opere di Tolkien avevano ispirato i nazisti", non c'era alcuna intenzione di affermare un rapporto di simpatia tra lo scrittore britannico e il nazismo. Nel 1938 la casa editrice Rütten & Loening era arrivata a un accordo con Allen & Unwin per pubblicare una traduzione de Lo Hobbit in tedesco, ma prima della pubblicazione inviò una lettera a Tolkien chiedendogli se fosse di ascendenza ariana. Questa richiesta mandò su tutte le furie lo scrittore che rispose con una lettera molto accorata in cui manifestava in modo piuttosto palese la sua ostilità al regime. Mi scuso con i lettori, e con Tolkien, se ho lasciato intendere una posizione contraria.