Tira e molla governativo sui 49 migranti sbarcati a Malta
Non è bastato il vertice notturno a Palazzo Chigi per riportare la calma nel governo. Dopo quasi due ore di riunione tra Conte, Di Maio e Salvini (descritto come ‘furioso’), tutti sono usciti in macchina evitando i giornalisti.
Il segretario leghista, rientrato in fretta dalla Polonia, ha ribadito in una nota la ‘sua’ linea:”D’orain poi meglio incontrarsi prima che dopo, l’immigrazione lagestisce il ministro dell’Interno”.
Poco più di 10 migranti dovrebbero arrivare in Italia, ospitati dalla chiesa Valdese. Ma la crepa nel governo ormai c’è. Dopo losbarco dei 49 migranti a Maltae la disponibilità dell’Italia ad accettarne una parte, la distanza tra gli alleati di governo è tale che il decreto per il reddito di cittadinanza e Quota 100 slitterà di almeno un giorno.
Tensione e sospetti. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, uomo schivo, scelto da Umberto Bossi vent’anni fa e sopravvissuto a tutte le fasi della Lega, ha spiegato a OPEN: “Non penso che il governo sia a rischio ma non penso nemmeno che si possa considerare risolta la vicenda dei 49 migranti”.
L’annuncio del premier maltese Muscat ha trasformato la tensione nel governo italiano in una scintilla che è poi diventata una crepa.Le parole del sottosegretarioGiorgetti, pur garantendo la sopravvivenza del governo Conte (e ribadite anche da Salvini e Di Maio: “Nessuna crisi”), hanno mostrato come la gestione dei migranti sia e sarà il tema chiave in vista delle elezioni europee, dove Lega e 5 Stelle saranno ancora una volta avversari.