Bonus assunzioni 2019 under 35
Il Decreto dignità prevedeun bonus per l’assunzione di chi non ha ancora compiuto il 35esimo anno di età al momento della stipula del contratto. Anche se nel testo viene presentato come "esonero contributivo",va subito chiarito che si tratta di un esonero parziale: lo sgravio fiscale riguarda solo il 50% dei contributi versati dal datore di lavoro per il costo del neo-assunto.
La legge però pone anche dei limiti: vale solo per le assunzioni effettuate nel 2019 e nel 2020, lo sconto del 50% sulle tasse durerà al massimo tre anni dall’inizio del rapporto lavorativo e pone un limite di 3.000 euro annui di detrazioni. E il neoassunto non deve aver mai avuto un contratto a tempo indeterminato.
Ricapitolando: il datore di lavoro può avere uno"sconto" sui contributi se assume un giovane:
- Che non abbia ancora compiuto 35 anni;
- Che non sia mai stato assunto a tempo indeterminato.
E come si verifica la situazione lavorativa di una persona?
- Si richiede un certificato storico ai Centri per l'impiego;
- Si accede a una sezione apposita sul portale dell'Inps.
Solo l’assunzione e il contratto degli under 35 che hanno avuto già rapporti di lavoro a tempo indeterminato impediscono di ricevere l’esonero sui contributi. I periodi di apprendistato precedenti, invece, non creano problemi.
Come valutare l’entità dello sconto
Per sapere esattamente qual è la somma detraibile, va tenuto a mente che l’incentivo è un esonero del 50%, fino a un massimo 3.000 euro annui, sui contributi previdenziali versati dal datore di lavoro. Quindi:
- Si prende la retribuzione annuale del dipendente e si calcola l’ammontare dei contributi che spettano all’Inps o alle altre casse previdenziali;
- Si sottraggono i contributi che deve pagareil lavoratore, generalmente trattenuti in busta paga e solitamentepari al 9,19%;
In estrema sintesi, prendi il totale delle aliquote contributive, sottrai la quota a carico del dipendente e applica uno sconto del 50%.
Quando decade l’agevolazione?
Il bonus assunzioni under 35 decade una volta superati i 36 mesi di lavoro del dipendente e non prevede la "portabilità" dell’incentivo: seil lavoratore perdeil posto prima dei tre anni e viene assunto da un'altra aziendanon potrà più usufruire del bonus.
Le novità rispetto alla legge di Bilancio 2018
Un’agevolazione simile esiste giànell’ordinamento italiano: è stata introdotta con la legge di Bilancio 2018 dall’allora governo Gentiloni. Il Bonus under 35 e l’esonero contributivo della legge 205 del 27 dicembre 2017 non sono cumulabili, ma continuano a coesistere. Le differenze:
- Il Bonus contenuto nel Decreto dignità non ha la condizione aggiuntiva, presente nella legge di Bilancio 2018, che impedisce l’accesso all’incentivo per i datori di lavoro che nei sei mesi precedenti all’assunzione o nei sei mesi successivi hanno licenziato un impiegato nella stessa unità produttiva;
- L’esonero contributivo spetta anche a chi assume nel lavoro domestico. Se una famiglia assume a tempo indeterminato colf e badanti under 35, potrà accedere allo sconto sui contributi. Facciamo un esempio pratico: nel 2018, per una domestica, il datore di lavoro deve versare 1,02 euro di contributi per ogni ora di lavoro di cui 26 centesimi sono a carico del dipendente. Quindi per calcolare l’esonero bisogna fare: 1,02 euro meno 0,26 euro diviso 2. Lo sconto risulterà di 38 centesimi per ogni ora di lavoro. Se la domestica lavorasse 30 ore a settimana, la famiglia risparmierebbe circa 50 euro mensili pari a 600 euro annui.