Foodora, mezza vittoria dei rider: la corte d’Appello accoglie il ricorso di 5 ex fattorini
La corte d'Appello di Torino ha parzialmente accolto il ricorso di cinque ex rider di Foodora, che chiedevano di essere inquadrati come lavoratori dipendenti dall'azienda. A loro andranno riconosciute tredicesima, ferie e malattie pagate.
I giudici non hanno però riconosciuto la subordinazione, ma il diritto dei ricorrenti ad avere un compenso calcolato sulla base della retribuzione stabilita dal contratto collettivo per i dipendenti del settore logistica-trasporto merci.
Bisognerà attendere le motivazioni della sentenza, che il giudice deve depositare entro 90 giorni. Qui sotto potete leggere un breve estratto:
"Siamo soddisfatti, la sentenza dimostra che non eravamo dei pazzi quando affermavamo che queste persone avevano dei diritti", ha commentato Silvia Druetta, uno dei legali degli ex fattorini Foodora, alla pronuncia della Corte d'Appello di Torino. "È la conferma – aggiunge – che i diritti esistono".
Per provare a cambiare la situazione contrattuale dei fattorini su due ruote, è stato aperto un tavolo di confronto al ministero del Lavoro con l'obiettivo di arrivare a un contratto nazionale di lavoro. Ma la situazione è bloccata: l'unica cosa trapelata dal governo è una bozza di un accordo collettivo che, se firmato da tutti (rider e datori di lavoro), abolirebbe i pagamenti a consegna e obbligherebbe le aziende a offrire una paga minima oraria.