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Calderoli condannato a 18 mesi per insulti razzisti a Kyenge

14 Gennaio 2019 - 14:28 Redazione
Si chiude oggi la controversia durata sei anni tra il senatore leghista e l'ex ministra per l'integrazione

Il senatore leghista Roberto Calderoli è stato condannato in primo grado a un anno e sei mesi di carcere dal tribunale di Bergamo. L’episodio risale al 2013, quando Calderoli, durante la festa della Lega Nord a Treviglio, si era riferito all’ex ministra del governo Letta Cecilie Kyenge con espressioni apertamente razziste. Oggi 14 gennaio, il tribunale ha riconosciuto l’aggravante dell’odio razziale alle diffamazioni di Calderoli nei confronti di Kyenge, che definì l’allora ministra per l’integrazione un “orango” davanti a migliaia di persone presenti all’evento. «Amo gli animali, orsi e lupi com’è noto — aveva detto al microfono —, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di un orango». Nonostante l’interruzione del processo nel 2015, quando il Senato aveva difeso il leghista con una votazione a favore «dell’insindacabilità delle dichiarazioni di Calderoli in quanto opinioni espresse da un parlamentare nell’esercizio delle sue funzioni», il Tribunale di Bergamo ha proseguito nel dibattimento, dopo aver presentato, e vinto, un ricorso alla Corte costituzionale. 

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