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Grillo fischiato all’Oxford Union. Gli studenti: «Monologo incoerente e povero di contenuti»

Open ha intervistato alcuni dei ragazzi e delle ragazze che hanno partecipato all'incontro col fondatore del Movimento 5 Stelle

L’attesa per lo spettacolo di Beppe Grillo all’Oxford Union, celebre club di dibattito dell’università inglese, era molta. Il comico aveva documentato il suo viaggio su Twitter, a cominciare dall’arrivo in aeroporto (e l’incontro con l’autista che l’aveva chiamato Mr. Girollo) passando per le foto a Oxford (con tanto di ritratto nel ritratto: Grillo ha posato al fianco di una sua foto che era stata da poco appesa al muro dell’Oxford Union dove sono conservati i ritratti di alcuni ospiti). Insomma, la sua felicità nell’essere presente su un palco cosi prestigioso era evidente.

Ma l’attesa era tanta anche fra gli studenti. Nel pomeriggio alcuni si erano lamentati sulla pagina Facebook del Union, rimproverando la presidenza del club studentesco di aver dato una piattaforma a un “odiatore” e “nazionalista”. Altri invece lo avevano difeso.Molti membri della stampa italiana non hanno ricevuto l’autorizzazione aentrare nella sala di dibattito dell’Oxford Union, suscitando altre polemiche. Open ne ha parlato con alcuni studenti dell'università.

Poco dopo le 8 su Internet già circolava il video di Beppe Grillo che entrava all’Oxford Union bendato. Dopo cos’è successo?

Grillo è entrato bendato in riferimento al film Birdbox, sostenendo di non voler guardare in faccia la fine della democrazia britannica. Si riferiva ovviamente ai negoziati sulla Brexit ancora in atto. L’implicazione era che un secondo referendum sull’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea avrebbe vanificato il primo referendum, mettendo in pericolo la democrazia.

Ci descrivete l’atmosfera?

Da subito l’atmosfera è stata di sorpresa e scetticismo. Sembrava che Grillo si aspettasse un pubblico che avrebbe assecondato la sua comicità. Pur essendo riuscito a sollevare qualche risata, si è presto trovato di fronte a un pubblico che non rispondeva alla sua gestualità e al suo umorismo.

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Perché è stato fischiato? Quali sono stati i motivi della contestazione?

Grillo è stato richiamato spesso dal moderatore del dibattito, perché per tutto il tempoha sviato le sue domande e quelle del pubblico. Fin da circa metà dell’evento alcuni studenti hanno cominciato a guardarsi intorno, perplessi dalla mancanza di traduzione, e soprattutto dalla mancanza di coerenza nel suo monologo. Sembra quasi che Grillo non si fosse preparato in maniera specifica per il tipo di pubblico che avrebbe affrontato. Verso la fine, quando era chiaro che anche Grillo aveva perso il filo del suo discorso, ha cominciato a rispondere confusamente, e a volte aggressivamente, a domande gridate da studenti frustrati dalle sue risposte evasive.

Erano soprattutto ragazzi italiani a farlo? Come hanno reagito gli studenti inglesi?

Molti inglesi e studenti che non parlavano italiano hanno cominciato a lasciare la stanza prima della fine dell’evento. Erano soprattutto italiani a fare domande, su argomenti che spaziavano dai vaccini, alla democrazia diretta, al ruolo del movimento nel sostegno di alcune politiche di origine leghista. Purtroppo il tempo per le domande è stato ridotto dal fatto che Grillo si sia dilungato molto nel rispondere alle domande del moderatore anche queste su materie quali vaccini, demagogia e populismo, senza peraltro fornire risposte soddisfacenti.

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Voi siete riusciti a fargli una domanda?

Siamo riusciti a fargli qualche domanda. Un ragazzo ha chiesto dell’importanza della professionalità e dell’expertise alla luce della sua recente firma nel patto in supporto della scienza, e come questo potesse conciliarsi con la sua posizione riguardo alla verità scientifica. La domanda puntava a chiarire l’apparente contraddizione tra l’invito a studiare che ha rivolto alla platea, e l’attacco generico contro i "professionisti". La risposta è stata vaga e si è concentrata sulla contraddizione in sè, come meccanismo che porta alla verità.

Ha parlato dell’attuale governo?

Grillo ha affermato ripetutamente di non avere influenza politica sul movimento, dal quale è uscito, e sulle politiche del governo. Ha detto che l’alleanza con la lega è necessaria per portare avanti i punti messi nel contratto di governo: il reddito di cittadinanza, lo sviluppo delle energie rinnovabili, ma ha evitato accuratamente di rispondere a domande riguardanti le politiche sull’immigrazione della Lega.

Cosa pensate dell’invito?

La Oxford Union ha fatto bene a invitarlo, ma è stata un’opportunità persa. Sarebbe stato interessante avere una discussione produttiva sulla natura del populismo, il futuro politico dell’Italia, e le convenzioni politiche, filosofiche e scientifiche di Grillo. Invece, la realtà dell’evento è stato un pubblico volenteroso ma confuso, e un monologo incoerente e povero di contenuti. Ci è dispiaciuto che non abbia risposto direttamente alle domande poste dal pubblico.

Interpellato sulla sua posizione riguardo ai vaccini, si è lanciato in una discussionesenza apparente filo logico, tanto che il mediatore gli ha dovuto chiedere di attenersi alla domanda, invece che parlare di treni. In Inghilterra si sa poco del pensiero di Grillo, e molti dei presenti volevano conoscere meglio le motivazioni e politiche di un movimento che ha raggiunto una posizione così predominante in Italia e in Europa. Purtroppo queste domande non hanno ricevuto risposta.

Gli studenti intervistati sono:Lorenzo Caravaggi, Beatrice Faleri, Filippo Ugolini, Nicola Pinzani, Federico Bonomi, Veronica Pagnoni, Flaminia Pischedda, Geri della Rocca de Candal, Elena Zanchini di Castiglionchio, Roberto Ganau.

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