Anche i Nobel possono sbagliare, da Watson e Montagnier in tanti hanno sostenuto tesi pseudo-scientifiche
Conseguire prestigiosi titoli di studio arrivando con le proprie scoperte scientifiche a vincere un premio Nobel non rende immuni dalla pseudo-scienza. Anche in buona fede molti scienziati sono stati testimonial di personaggi o tesi che andavano ben oltre le nostre conoscenze scientifiche, praticamente contraddicendole, questo dipende da varie ragioni, si è cominciato anche a parlare tra le righe di “malattia del Nobel”.
La “malattia” che affligge alcuni premi Nobel
Si è parlato addirittura di “Nobel disease” (malattia del Nobel) per i casi più imbarazzanti, come le recenti affermazioni da parte di James Watson (noto per aver scoperto la struttura a doppia elica del Dna assieme a Francis Crick) su una presunta inferiorità intellettuale dei neri, oppure il supporto di Luc Montagnier (che ha isolato assieme ad altri colleghi del virus Hiv) a varie tesi legate ai principi omeopatici.
La trappola mentale dell’effetto Dunning-Kruger
Alla base della “malattia” che affliggerebbe Watson e Montagnier c’è forse un fenomeno noto come “effetto Dunning-Kruger”:prende nome dagli psicologi Justin Kruger e David Dunning. Nel dicembre 1999 pubblicarono sul Journal of Personality and Social Psychology uno studio intitolato “Unskilled and unaware of it: How difficulties in recognizing one’s own incompetence lead to inflated self-assessments”. In sostanza l’effetto porta le persone esperte in una materia (o in nessuna in particolare) a ritenersi competenti in tutte le altre in cui si cimentano, tralasciando gli aspetti complessi e semplificandoli.
Così gli incompetenti in un argomento tendono alla supponenza.Può avvenire anche l’esatto opposto: proprio perché si è esperti in una materia – senza rendersene conto – si tende a percepire le proprie competenze come accessibili a tutti, quindinell’affrontare problemi che riguardano altri ambiti si tende a sottovalutarsi, temendo che i fenomeni trattati siano molto più complessi di quanto non siano.
Nobel che hanno abbracciato la pseudo-scienza
Esistono in rete diversi elenchi di premi Nobel che fin dalle prime assegnazioni dell’onorificenza sono stati pizzicati nel sostenere tesi pseudo-scientifiche, questo dipende non solo dalla cosiddetta “malattia” che affliggerebbe i Nobel. Rendiamoci conto che gli scienziati sono abituati a interrogare la natura, non le persone:la prima non cerca mai di ingannare, le seconde invece spesso sì.
Anche gli scienziati sbagliano
Proprio per queste ragioni possiamo ritenere Harry Houdini il primo debunker moderno. A cavallo tra la fine del XIX Secolo e gli inizi del XX, filosofi e scienziati ritenevano plausibili certi effetti paranormali e diverse manifestazioni della parapsicologia (ormai riconosciuta come pseudo-scienza), fu proprio Houdini a contribuire – aiutando gli scienziati – a smascherare sensitivi e taumaturghi che vantavano poteri curativi, o la facoltà di parlare coi morti.
Nobel che hanno sostenuto tesi pseudo-scientifiche
La lista potrebbe essere molto lunga, ma tralasciamo i Nobel che comprensibilmente hanno sostenuto tesi solo più tardi rivelatesi infondate, o raggirati da personaggi di dubbia attendibilità, come perl’appoggio dei coniugi Curie alla medium Eusapia Palladino. Ecco i casi più eclatanti e recenti di vincitori dell’ambito riconoscimento, colti in “flagranza di pseudo-scienza”:
- Linus Pauling (Nobel per la chimica) – Sostenne tesi che mettevano in relazione le proprietà della vitamina C con la cura dei tumori;
- James Watson (Nobel per la medicina) – Ha sostenuto che i neri sono intellettualmente inferiori ai bianchi per ragioni genetiche;
- Brian Josephson (Nobel per la fisica) – Ha sostenuto la tesi del Intelligent design (di fatto una versione pseudo-scientifica del creazionismo), hacredutoanche nei fenomeni paranormali;
- Kary Mullis (Nobel per la chimica) – Tra le varie tesi prive di fondamentosupportate, la più grave è certamente quella che nega un collegamento tra Hiv e Aids;
- Luc Montagnier (Nobel per la medicina) – Ha sostenuto tesi sulla memoria dell’acqua che si legano all’omeopatia, inoltre ha sostenuto che l’Hiv potrebbe essere sconfitto con l’alimentazione e l’uso di integratori.