Napoli, bomba contro la pizzeria Sorbillo: «Un attacco alla legalità e alla Napoli che ci crede»
Una bomba è stata fatta esplodere davanti alla famosa pizzeria Sorbillo di via Tribunali, nel cuore del centro storico di Napoli. Non ci sono feriti, solo danni all'ingresso della struttura.
Gino Sorbillo, fondatore della catena, ha scritto su Facebook che riaprirà presto, scusandosi «con tutte le persone che sono rimaste scosse da quest'ennesima cattiva notizia. A Napoli e dintorni – ha scritto – esistono persone straordinarie e positive che vivono veramente con tanto tanto amore verso gli altri».
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In un video, il pizzaiolo e fondatore della storica catena racconta quanto successo: «Stanotte alle due circa una bomba è esplosa e ha distrutto tutto l'ingresso. Una persona che sta nel locale e fa servizio di guardianeria ha rischiato la vita perché era presente nel locale. Una persona vigliacca ha posizionato una bomba all'ingresso ed è scappata via».
«Sono contro l'illecito, offro tanto ai giovani a cui dico: "imparate a fare la pizza, a diffondere questa tradizione della pizza napoletana e avrete le porte aperte in tutto il mondo e avrete una vita pulita e sana". È un attacco alla legalità, è un attacco alla Napoli che ci crede, credo e spero che fatti del genere non accadano più».
Già cinque anni fa la pizzeria era stata incendiata. A Sorbillo è arrivata la solidarietà di clienti e personaggi noti, alcuni con un po' di ironia.
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Il titolare della pizzeria in una breve intervista ha spiegato che quello accaduto è «un attacco alla rinascita di Napoli, alla legalità». L'imprenditore ammette di sentirsi scoraggiato: «Ho trascorso tutte le feste di Natale a dire a tutti venite a Napoli, venite da noi ed ora arriva questa bomba».
Le immagini dell'incendio che distrusse la pizzeria Sorbillo nell'aprile 2012. Foto ANSA / Ciro Fusco |
«Cinque anni fa un grande incendio ha distrutto tutto il piano terra e purtroppo stanotte siamo arrivati addirittura alle bombe. Sono corso giù e ho trovato già le forze dell’ordine e i Vigili del Fuoco, tanti residenti della zona impauriti, e tanti studenti che vivono nel centro storico di Napoli. Siamo rimasti tutti senza parole», ha detto Sorbillo a Storie Italiane su Rai Uno.
«La situazione è preoccupante, ma magistratura e forze dell'ordine stanno lavorando senza risparmiarsi», commenta il presidente della Commissione antimafia Nicola Morra, che su Twitter aggiunge: «Vermi usi a strisciare provano ad intimorire Gino Sorbillo, con una bomba nella storica pizzeria a via dei Tribunali. Oggi sarò a Napoli a testimoniare che lo Stato combatte la Camorra, perché Napoli schifa le mafie e non abbassa la testa».
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Sono molti gli esponenti politici che hanno inviato un messaggio di solidarietà a Sorbillo.
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Luigi De Magistris, oltre a confermare la solidarietà e il sostegno della città a Sorbillo e ai suoi collaboratori, dice polemicamente che questo tipo di eventi sono evitabili se ci fossero più agenti a monitorare la città. «Siamo ancora in attesa delle forze dell'ordine che per il ministro dell'Interno aveva promesso ben due volte durante le sue visite a Napoli, ma che io non ho visto», conferma il sindaco riferendosi a Salvini.
La risposta del vicepremier Salvini non si è fatta attendere e ha dichiarato: «Sono in contatto con la Prefettura e Questura e sarò in provincia di Napoli entro 48 ore. In questa manovra ci sono 400 milioni per assunzioni delle forze dell'ordine e sono contento di aver fatto in sei mesi ciò che gli altri non hanno fatto in anni. Per Napoli ci sono soldi per assumere cento poliziotti in più».