Muore durante fermo della polizia. Salvini: «Cosa dovevano fare, dargli cappuccio e brioche?»
Il vicepremier sul caso del tunisino di Empoli colto da malore con manette ai polsi e piedi legati: «Buon sabato ai poliziotti che hanno fatto il loro lavoro ammanettando un violento, un pregiudicato»
Durante una diretta Facebook, il ministro dell’Interno Matteo Salvini è tornato a parlare del tragico episodio del giovane tunisino di 31 anni, morto giovedì 17 gennaio a Empoli.«Se i poliziotti non possono usare le manette, che fanno, offrono cappuccio e brioche?», ha commentato il vicepremier.
Salvini era già intervenuto il giorno dopo l’accaduto dicendo: «Totale e pieno sostegno ai poliziotti che a Empoli sono stati aggrediti, malmenati, morsi». Il commissariato ha confermato di aver «attuato le normali azioni di contenimento» e di aver chiamato l’ambulanza non appena l’uomo si è sentito male.
La procura di Firenze ha aperto un’inchiesta: al momento si ipotizza che la morte sia avvenuta per arresto cardiocircolatorio.
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