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I Gilet gialli lanciano la lista per le Europee: «Hanno il 13%»

23 Gennaio 2019 - 21:46 Redazione
Secondo un sondaggio pubblicato da «Elabe», la lista, in Francia, arriverebbe al 13% alle Europee. Questo la posizionerebbe subito dopo La République en Marche, il partito fondato da Emmanuel Macron e il Rassemblement national di Marine le Pen

I gilet gialli entrano in politica: il Ralliement d’initiative citoyenne (Unione d’iniziativa cittadina) presenterà una lista alle elezioni europee del 26 maggio 2019. In un comunicato presentato mercoledì 23 gennaio, il movimento ha annunciato che sarà Ingrid Levavasseur a prenderne la guida.

«Il movimento sociale cittadino nato nel nostro paese il 17 novembre 2018 ha la necessità di trasformare la collera in un progetto politico umano, in grado di dare delle risposte ai francesi che sostengono il movimento da mesi» si legge nel comunicato.

Ingrid Levavasseur, una cameriera trentunenne dell’Eure, Normandia, ha confermato alla televisione francese BFMTV che presiederà questa lista. Dalla nascita del movimento, lo scorso novembre, numerose personalità hanno evocato la possibilità di creare una lista, ma fino ad ora nulla si era concretizzato. Hayc Shahinyan sarà il direttore della campagna di Unione d’iniziativa cittadina.

«L’idea è che questa lista sia composta da persone che hanno partecipato alla mobilitazione dall’inizio, sulle rotonde, non da tecnocrati. Abbiamo già escluso numerose personalità» ha assicurato Shahinyan al giornale francese Le Figaro. «Nulla meglio delle Europee ci permetterà di portare avanti le nostre rivendicazioni. Questa lista non si oppone al movimento, ne è il complemento».

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Favorevole ad un avvicinamento con il M5S, Ingrid Levavasseur aveva precedentemente dichiarato:«Sono fiera di constatare che il movimento si spinga ben oltre i nostri confini. Contenta che una persona come Di Maio ci tenda la mano, sono pronta ad afferrarla, per spingerci ancora più forte e più lontano. Oggi più che mai abbiamo bisogno di strutturarci e il messaggio del M5s è qualcosa di molto potente».

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I candidati dell’Unione d’iniziativa cittadina sono per ora 10. Manager, giuristi, contabili ma anche autisti e casalinghe: un mosaico di professioni e anche di età, che vanno dai 29 ai 53 anni. Alcuni di loro, come lo stesso Hayk Shahinyan erano presenti alla riunione di Gilets gialli avvenuta nella sede del quotidiano La Provence, a Marsiglia. Le altre 69 posizioni saranno assegnate nelle settimane a venire, fino al 10 febbraio. Per scegliere i loro candidati i Gilets gialli terranno un voto interno.

Shahinyan sulla possibilità che una partecipazione alle elezioni europee possa creare malumori in un movimento profondamente eterogeneo come i gilet-gialli, ha dichiarato: «Dal momento il cui rifiutiamo i partiti tradizionali, le soluzioni che ci restano sono tre: la politica della “sedia vuota” alle Europee, che avrebbe permesso ai partiti di fare il loro gioco abituale, raggiungere una lista esistente, quindi sostenere un partito, o una terza soluzione: restare indipendenti, riconoscere le nostre differenze per portare avanti il nostro messaggio sul lungo termine». Shahinyan ha aggiunto che sarebbe favorevole a presentare dei candidati dell’Unione alle prossime elezioni locali e alle legislative.

Per potere effettivamente partecipare alle elezioni europee, l’Unione d’iniziativa cittadina ha bisogno di un budget di almeno 700 000 euro. Il movimento disporrebbe ora del 10% della somma, e conterebbe di raccogliere la parte restante tramite donazioni e crowdfunding.

Secondo un sondaggio Elabe , la lista potrebbe raccogliere, in Francia, il 13% dei voti alle Europee. Questo la posizionerebbe subito dopo La République en Marche, il partito fondato da Emmanuel Macron e il Rassemblement national di Marine le Pen.

Non tutti i membri del movimento sono felici di quanto sta accadendo. Maxime Nicolle, noto come Fly Rider , su Facebook ha tacciato Ingrid Levavasseur e Hayk Shahinyan di opportunismo: «Non so chi ti ha comprato Ingrid, chi ti ha venduto un sogno, ma stai per tradire centinaia, anzi migliaia di persone che avevano creduto in te».

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