Stasera in Tv: film e programmi del 23 gennaio 2019
Oggi in Italia c'è un clima svizzero: non solo per i fiocchi di neve fuori dalle finestre, ma anche e soprattutto per il forum mondiale dell'economia a Davos. Mentre Giuseppe Conte e Giovanni Tria si confrontano con il commissario europeo agli affari economici, Pierre Moscovici, nella cittadina elvetica, il Parlamento greco affronta giorni difficili. Tra le dimissioni del ministro della Difesa e le proteste di Alba Dorata contro l'accordo con il FYROM, la futura (forse) Repubblica della Macedonia del Nord, il panorama internazionale trova nuovi spunti di complicazione. Noi di Open non possiamo che cavalcarli.
Il polso destro della Grecia è di ferro. Parliamodei dritti e dei rovesci a una mano di Stefanos Tsitsipas. Il tennista classe '98 ha buttato fuori dagli ottavi degli Australian Open lo svizzero Roger Federer, campione in carica del torneo e maestro indiscusso dello sport. Non prima delle 9:30 di domani, su Eurosport andrà in onda la semifinale con Rafael Nadal, che per gli appassionati potrebbe significare il passaggio di scettro generazionale atteso da anni. Dopo l'esperienza della Lost Generation dei nati tra '90 e '95 (ci stiamo ancora leccando le ferite inflitteci da Grigor Dimitrov e Nick Kyrgios), speriamo che questa nuova ondata di gioventù non ci spezzi di nuovo il cuore. Anche se Alexander Zverev è già stato calciato fuori dall'ex speranza canadese Milos Raonic, noi continueremo ad aggrapparci ai sogni di futuro.
Una curiosità: nel 2000 Federer sconfisseper la prima volta il sette volte campione di Wimbledon Pete Sampras, seppellendo definitivamente la carriera del fuoriclasse greco. Vediamo se la simbologia della ribalta sta cercando di dirci qualcosa.
Seconda curiosità: le altre partite andranno in onda a partire dalle 4:00 di stanotte.
Non per essere monotematici, ma su Sky Cinema Cult alle 22:35 c'è Borg McEnroe di Janus Metz Pedersen (2017). Il film è basato sulla rivalità tra i due tennisti a cavallo degli anni Settanta e Ottanta. Nello specifico, la pellicola racconta la sfida al torneo di Wimbledon del 1980, lasciando ampio spazio alla narrazione delle vite e dei caratteri dell'"Orso" svedese e di "Super Mac", il brat(ragazzaccio) dalla volée di velluto.
Se i biopic sportivi non sono la vostra passione, un paio d'oreprima sullo stesso canale va in onda un clut generazionale: Trainspotting di Danny Boyle (1996). Tratto dal bellissimo libro di Irvine Welsh, autore che ha dato forma alla nostra trasgressione adolescenziale con Colla, Porno e Acid House, il film racconta la storia di quattro ragazzi alle prese con la periferia scozzese, la dipendenza dalle droghee la disperata ricercadi soldi. Per chi è cresciuto con il monologo di Mark Renton in testa, ogni occasione per ripassare il film è un appuntamento senza se e senza ma. Anche per noi di Open è difficile rimanere obbiettivi quando verrebbe da citare a memoria i tre quarti delle battute di Spud, Sick Boy e Bagbie. Ne citeremo solo una: «Tra mille anni non ci saranno più maschi e femmine, solo segaioli. Per me va benissimo».
https://www.youtube.com/watch?v=bC8rAc-5zoE
Tutto questo parlare di Svizzera vi ha messo voglia di rigore e disciplina, ma non siete in grado di mettere a fuoco i due concetti senza pensare all'addestramento militare? Allora lasciatevi andare alla vostra comfort zone: lasciateperdere la riforma dell'economia e godetevi l'ennesima visione di Full metal jacket (1987) su Sky Cinema Energy alle 23:20. Non c'è bisogno di tornare sulla trama di uno tra i più celebrifilm sull'Army, né sulle caratteristiche del suo regista, Stanley Kubrik, che ha fatto diventare oro tutto quello che ha diretto: Il dottor Stranamore (1964), 2001: Odissea nello spazio (1968), Arancia meccanica (1971, Barry Lyndon (1975), Shining (1980),Full Metal Jacket (1987) e Eyes Wide Shut (1999).