USA e talebani verso un accordo: fondamentale il ritiro delle truppe americane
Dopo 17 anni di guerra,si apre un spiraglio per la pace in Afghanistan. L'ha fatto sapere con una serie di tweet ZalmayKhalizad, figura chiave degli USA in Afghanistan e in Iraq. Khalizadè al centro delle dinamiche politiche dei due paesi fin dal 2001:all'epoca uomo di fiducia della coppia Bush-Cheney, oggi incaricatodal segretario di Stato Micheal Pompeo rappresentante USA per la riconciliazione in Afghanistan.
I talebani hanno sempre rifiutato qualsiasi trattativa col governo afgano, ma hanno deciso di sedersi al tavolo con Khalizad, ospitati dal neutrale Qatar. Le due parti hanno maturato una «bozza di accordo»: se gli USA ritireranno le truppe, i talebani si impegneranno a evitare a tutti i costi che l'Afghanistan diventi una base per ISIS e al-Qaeda. Fonti dei talebani hanno ribadito a Reutersche il ritiro delle truppe è un aspetto fondamentale del possibile accordo, parlando anche di tempistiche – 18 mesi.
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Khalizad sta tornando in Afghanistan per riferire dell'incontro al presidenteAshraf Ghani. Ghaniaveva precedentemente dichiarato che i talebani sarebbero potuti diventare un partito politico, a patto di accettare la costituzionee firmare un armistizio. 15 milioni di persone – circa metà del paese – vivono in zone controllate o costantemente minacciate dai talebani. Attacchi alle forze governative afgane sono all'ordine del giorno.
14 mila truppe americane sono ancora stanziate in Afghanistan, parte della missione Nato nel paese. Trump a Dicembre ha annunciato il ritiro di metà dei militari, provocando di fatto le dimissioni del segretario della Difesa Jim Mattis. Il ritiro totale delle forze armate americane sarebbe una grandissima vittoria per la propaganda talebana, ma anchel'ultima strada possibile per il termine del conflitto, il più lungo nella storia degli Stati Uniti.