Sommersi dall’ «e-waste»: ogni anno produciamo 50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici
Se sul fronte del riciclo della plastica l'Europa (compresa l'Italia) sta facendo passi in avanti, su quello dei rifiuti elettronici -dettie-waste – tuttoil mondo sembra in ritardo.È questa la sintesi delrapporto del Forum Economico Mondiale (FEM): vista l'enorme quantità di rifiutiprodotti ogni anno è urgente trovare un modo per riciclarne di più, destinando una quota minora alle discariche o agli impianti di smaltimento e, soprattutto,contrastare il traffico illegale.Oggi soltanto il 20% viene riciclato in modo corretto.
50 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici all'anno, pari al peso complessivo di tutti gli aerei fabbricati nella storia. L’e-waste comprende quasi la totalità delle apparecchiature elettroniche che hanno una spina elettrica o una batteria, dagli elettrodomestici ai pc passando per i tablet e i cellullari. «Uno tsunami», secondo le Nazioni Unite,che cresce più velocemente di qualsiasi altro tipo di rifiuti, complice la crescita (attualmente del 6%) nel mercato dei prodotti elettronici.
A produrre circa la metàdei rifiuti elettronici sono Stati Uniti ed Europa.
Nell’Unione Europea si producono in media 17.7 chilogrammi di rifiuti elettronici a persona. I paesi in via di sviluppo ne producono quantità moltopiù basse: lo stesso dato per il continente africano è di 1.9 chilogrammi. Eppure, lo smaltimento dei rifiuti, un processo inquinante per l’ambiente e pericoloso per i lavoratori che se ne occupano, non avviene in occidente, ma soprattutto nei paesi in via di sviluppoe in Cina (tra i principali produttori di e-waste). Per l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, sono 100.000 i lavoratori che lavorano nel settore soltanto in Nigeria.
Se nulla sarà fatto entro il 2050, le previsioni parlano di un raddoppio dei rifiutiper un totaledi 120 milioni di tonnellate all’anno.
Riciclare più e meglio potrebbe far bene sia all'ambiente che all'erario. Gli scarti elettronici sono infatti una fonte nascosta di enorme ricchezza. Secondo le stime FEM, il valore complessivo dell'e-waste è di 62.5 miliardi all'anno, pari al Pil del Kenya.