Manifestazioni in Francia: è polemica sulla legge «anti-teppismo»
Nella Francia che da diversi mesi è alla prese con una serie di scontri tra forze dell’ordine e manifestanti, dove i Gilet gialli sono tacciati di essere teppisti e il Governo è sotto accusa per le violenze ai danni di alcuni manifestanti – come aveva raccontato a Open Mathieu Blavier – il parlamento discute di una legge che disciplini ulteriormente le proteste.
L’obiettivo dichiarato è quello di escludere cittadini e manifestanti considerati «teppisti» dalle strade e dalle piazze francesi. Ma c’è chi ci vede una misura reazionaria e liberticida, che ha come scopo quello di restringere la libertà di espressione e mettere a tacere il dissenso targato Gilet gialli.
Sono diverse le misure che fanno discutere. Tra questa la schedatura dei cosiddetti «casseurs», ovvero i teppisti che sono ritenuti responsabili delle derive più violente delle proteste dei Gilets gialli, e il divieto di partecipare a future manifestazioni, una sorta di daspo per i manifestanti.
Previsto, ed è forse questo uno dei punti più controversi, anche l’obbligo di perquisizione per accedere alle manifestazioni. Il ministro dell’Interno Christophe Castaner ha negato che la legge da lui proposta sia in chiave anti GIlets gialli, ma sia l’opposizione, sia una parte del partito di Governo, la République En Marche di Emmanuel Macron, sono insorti. Il voto finale è previsto per il 5 febbraio.
Gli ultimi giorni hanno visto nuovi atti di violenza legati alle manifestazioni dei Gilet gialli, nate inizialmente con l’obiettivo di protestare contro l’aumento della tassa sul carburante, ritenuta una misura ingiusta perché punitiva nei confronti dei meno abbienti. A Tolosa il ristorante di uno chef stellato Yannick Delpech è stato dato alle fiamme dopo che il titolare aveva criticato le violenze nella sua città. A Parigi sono previste nuove proteste per questo sabato.
Nel frattempo il movimento, che ha deciso di creare una lista in vista delle elezioni europee (spaccandosi però su questo, tra chi lo ritiene un’ottima opportunità e chi invece un tradimento dei principi apolitici del movimento).
Attualmente i partiti sono due: il Raggruppamento d’iniziativa cittadina della rossa 31enne operatrice sanitaria Ingrid Levavasseur e Gli Insorti di Jacline Mouraud, una ipnoterapista di 51 anni. Negli ultimi giorni è stato avviato anche un sito web – Le vrai débat, ovvero «Il vero dibattito» – per raccogliere idee e proposte politiche in attesa di finalizzare il programma.
Una piattaforma Rousseau alla francese, creata nella speranza di replicare il successo del Movimento 5 Stelle le cui avances nei confronti del partito, inizialmente respinte, sono state poi accolte da Levavasseur. Nel momento in cui la nuova proposta dovesse diventare legge, non è da escludere che possa spingere alcuni Gilet gialli, come Maxime Nicolle, a rifugiarsi in Italia.