Tav, Commissione Europea: «Fondi a rischio se ci saranno ulteriori ritardi»
Nell'incertezza sul destino della Tave fra le posizioni contrapposte all'interno del governo si inserisce la Commissione Europeache attraverso un portavocefa sapere:«Non possiamo escludere, se ci sono ritardi prolungati, di dover chiedere all'Italia i contributi già versati». I fondi di cui parla sono proprio quelliper la Tav e se non vengono impiegati il rischio è che «possano essere allocati ad altri progetti».«La attuale analisi costi-benefici»su cui lavora il governo italiano «non è stata richiesta dalla Commissione», ha detto il portavoce. Parlando dell'analisi costi-benefici, ferma nel cassetto del ministro Toninelli da quasi un mese, il portavoce ha spiegando che l'analisiera già stata presentata in modo congiunto da Italia e Francia nel 2015 e valutata positivamente dal tavolodella Cef(Connecting Europe Facility) per l'attribuzione dei fondi. «Dobbiamo stare attenti ai ritardi che già ci sono a causa della sospensione degli appalti», ha ribaditoil portavoce, ricordando che sono 813,8 milioni di euro i fondi Ue approvati e stanziati per la Tav.
Il Connecting Europe Facility è uno degli strumenti di investimento attraverso cui l'Unione europea finanzia lo sviluppo delle infrastrutture dei Paesi comunitari. Il Cef ha stanziato per la Tav appunto 813,8milioni di euro su un totale di1,9 miliardi di euro previsti per il quadriennio 2015-2019. Questi fondi sono distribuiti fra il nostro ministero delle Infrastrutture (451,2 milioni di euro) e il suo omologofrancese, il Ministère de l'écologie, du développement durable et de l'énergie (con 362,5 milioni). La spesa è suddivisa al 50% per la fase di studio e al 40% per la realizzazione dell'opera. Se l'Italia dovesse decidere il blocco della Tav, l'Unione Europea si vedrebbe costretta a congelare le risorse destinate alla realizzazione della Torino-Lione.Finora Bruxelles non ha ricevuto alcuna comunicazione ufficiale da parte di Roma.
Il ministro delle Infrastrutture Toninellisceglie di rispondere con un tweet in cui replica alladichiarazione del portavoce della Commissione Europea:«Analisi costi benefici sulla Tav è stata decisa da un Governo sovrano che vuole spendere al meglio i fondi pubblici. Ue stia tranquilla, tra pochi giorni avrà, come da accordi, tutta la documentazione».
In mattinata lo stesso Toninelli, ospite alla trasmissione L'aria che tira, sempre in merito alla Tav, aveva dichiarato:«Io il Piemonte lo conosco bene.A Torino ho lavorato. Io so che lì c'è bisogno di una metro 2. E sono convinto che gli imprenditori torinesi, piemontesi, – ha continuato -quella la vedono come una super Tav, non un buco nella montagna che nasce per trasportare persone e diventa trasporto merci perché hanno visto che né le persone né le merci ci passeranno mai di lì, Perché 'chissenefrega' di andare a Lione, lasciatemelo dire. A Torino serve di più una metro 2 che fare un buco inutile nella montagna».
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