Tusk: «Un posto all’inferno per chi ha promosso la Brexit»
«Mi sono chiesto a cosa assomigli quel posto all'inferno per coloro che hanno promosso la Brexitsenza nemmeno avere la bozza di un piano di come portarla a termine in sicurezza». DonaldTusk, presidente del Consiglio Europeo, ha scelto queste parole per commentare quello che sta succedendo a Londra. Il 29 marzo il Regno Unito uscirà dall'Unione Europea, con o senza accordo. Al momento la seconda opzione, quella delNo Deal, è l'unica sul banco perchèil Parlamento britannico non ha dato l'approvazione all'accordo che TheresaMay aveva negoziato a novembre con l'Unione Europea. Il giudizio di Tuskha portato a una dura reazione a DowingStreet, un portavoce del governo inglese ha commentato:«Sta a lui valutare se usare questo tipo di linguaggio sia d'aiuto».
La dichiarazione del presidente del Consiglio Europeo è arrivata il 6 febbraio, il giorno prima del ritorno a Bruxelles di TheresaMay. La premier britannica vorrebbe ridefinire alcunipunti dell'accordo preso con l'Unione Europea, in particolare la parte che riguarda il backstop, la clausola di salvaguardia che permetterebbe all'Irlanda del Nord di mantenere il confine aperto con l'Irlanda. Su questo peròJean-Claude Juncker, presidente della Commissione Europea è già stato chiaro:«Ilbackstop non si rinegozia».