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Agguato a Manuel, convalidato il fermo dei due sospetti: tentato omicidio con premeditazione

08 Febbraio 2019 - 12:23 Redazione
Il giudice per le indagini preliminari ha scelto: Lorenzo Marinelli e Daniel Buzzano rimarranno in carcere

Fermo convalidato, il giudice ha riconosciuto il tentato omicidio con premeditazione. Nella mattinata di oggi, venerdì 8 febbraio, Lorenzo Marinelli e Daniel Buzzano sono stati interrogati dal giudice per le indagini preliminari Costantino De Robbio. I due ragazzisono accusati di aver ferito a colpi di pistola Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto. L’agguato è avvenuto al quartiere Axa, nel quadrante sud di Roma. L’avvocato dei due, Giulia Cassaro, ha dichiarato: «Oggi non hanno risposto alle domande del gip perché quello che avevano da dire lo hanno già detto mercoledì sera in Questura. Stanno male per quanto hanno fatto, come hanno già dichiarato l’altra sera».

Secondo quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare del Gip CostantonoDe Robbio:«La ricostruzione del fatto in termini di tentato omicidio appare inconfutabile allo stato essendo stati esplosi numerosi colpi di arma da fuoco verso le parti vitali della vittima, con evidente intento di ucciderla e non di ferirla».

Per il giudice appare “assoluta” la pericolositàdei due giovani che, dopo aver programmato un omicidio non riuscito solo per cause indipendenti dalla loro volontà,«hanno poi ideato un piano tendente a garantire almeno parzialmente la loro impunità dimostrando la proclività al delitto e l’assoluta mancanza di resipiscenza». In pratica, secondo il Gip Marinelli e Buzzano, avrebbero un’inclinazione a delinquere e nessuno scrupolo morale.

La confessione: «Siamo distrutti, è stato un tragico errore»

L’agguato è avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 febbraio. Manuel Bortuzzo si trovava con la sua fidanzata davanti all’O’Connell Irish Pub, quando, secondo le prime ricostruzioni, due uomini a bordo di un motorino si sono avvicinati e gli hanno sparato. Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzono si sono costituiti tre giorni dopo: «Siamo qui perché Manuel deve avere giustizia. Siamo mortificati, è stato un gesto inqualificabile». Intanto lo stato di salute di Manuel lascia poche speranza per il suo futuro, Alberto Delitala, primario di Neurochirurgia dell’ospedale San Camillo-Forlanini di Roma ha confermato che il ragazzo ha una lesione midollare completa, spiegando:«Purtroppo vuol dire che, con le attuali conoscenze della scienza neurologica, al momento consideriamo che non possa esserci una ripresa funzionale delle gambe. Appena i colleghi lo riterranno fuori pericolo, e quindi lo avvieranno a uno svezzamento dal respiratore, imposteremo un trasferimento in un centro di riabilitazione».

 

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