«Un sisma ad alta intensità»: Lo scontro con l’Italia visto dalla Francia
In seguito «agli attacchi senza precedenti del governo italiano» la Francia ha annunciato di aver richiamato l’ambasciatore a Roma per consultazioni. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha dichiarato di essere pronto a incontrare Macron e di non volere litigare con nessuno, ma i media francesi parlano di una tensione inedita.
In un articolo del 7 febbraio, il principale quotidiano francese afferma che la «strana visita» di Di Maio ai Gilet gialli ha suscitato la collera della Francia. Secondo Le Monde, la scelta del vice-premier di recarsi in Francia è dovuta a questioni di politica interna: una ricerca di popolarità dei pentastellati che «arrancano nei sondaggi, seminati ogni giorno dalla Lega di Matteo Salvini» nonché un tentativo di «dimostrare all’opinione pubblica di non essere isolati in Europa».
In un’intervista al settimanale l’Express, l’esperto francese di politica italiana Marc Lazar spiega che Di Maio ha superato una linea rossa: «Un ministro di un governo dell’Unione europea che si reca sul suolo francese senza avvertire le autorità francesi e si mostra sui social network con un gruppo che chiama al sollevamento contro Emmanuel Macron è un gesto diplomatico particolarmente violento».
Lo scontro con l’Italia visto da Parigi: la rassegna dei giornali francesi
In un altro articolo,Le Monde cita anche l’affermazione di Toninelli sul Tav, «Chi se ne frega di andare a Lione», e sottolinea anche come la reazione francese sia inedita: nessuno scontro diplomatico aveva raggiunto queste dimensioni dal 1940. «Il richiamo dell’ambasciatore rappresenta in diplomazia una misura grave, l’ultimo espediente prima della chiusura dell’ambasciata o la rottura delle relazioni diplomatiche». Il settimanale Le Point rincara la dose, affermando che «Sulla scala Richter della diplomazia, questo gesto è un sisma ad alta intensità»
Le Figaro, testata conservatrice, attribuisce la tensione alla campagna elettorale per le europee, certo dal lato italiano, ma anche da quello francese. Scavando un varco sempre più profondo tra «liberali» e «nazionalisti», «fustigando la lebbra populista», Macron vorrebbe creare una polarizzazione tra buoni e cattivi in Europa in vista delle europee. L’efficacia di questa strategia è resa più proficuadalle divergenze culturali e strategiche che dividono i partiti illiberali europei, nota il quotidiano.
Il settimanale progressista L’Obs, in un gesto inconsueto, sceglie invece Jordan Bardella, il capolista per le europee del partito di Marine Le Pen, per commentare la notizia. Il ventitreenne afferma che Macron è l’«insultatore numero uno» dell’Italia, e che «alimenta un clima di tensione». Secondo Bardella, quella di richiamare l’ambasciatore è una scelta politica, volta anche a colpire il suo partito.