Elizabeth Warren lancia la sua campagna contro Trump: «Corro contro un sistema corrotto e iniquo»
«Corro per un’America equa, che funzioni per tutti, dove i sogni siano davvero possibili». Con queste parole la senatrice democratica Elizabeth Warren ha formalizzato la sua candidatura alle presidenziali 2020, tra gli applausi delle migliaia di cittadini di Lawrence, storica città operaia del suo Massachusetts. «Siamo qui per continuare una lotta iniziata tanto tempo fa, siamo qui per disfarci di un sistema corrotto e iniquo», afferma Warren che, pur non citando mai il presidente Donald Trump, lanciaun attacco ben chiaro all’amministrazione in carica che, secondo lei, è «la più corrotta a memoria d’uomo». Elizabeth Warren, considerata una tra le figure più progressiste nella Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti, si aggiunge così alla lista di democratici che correranno per la Casa Bianca: Cory Booker, Kamala Harris e Kirsten Gillibrand. E, oltre a loro, presto potrebbero sciogliere le loro riserve anche l’ex vice presidente Joe Biden, il senatore progressista Bernie Sanders, l’ex deputato texano Beto O’Rourke e la deputata Amy Klobuchar. Simbolica poi la sede che Warren ha scelto per comunicare la sua corsa alle presidenziali: un’ex fabbrica che nel 1912 fu teatro di uno storico sciopero guidato da donne e immigrati. Non si è fatta attendere la reazione all’annuncio della senatrice dem da parte del comitato per la rielezione di Donald Trump alla Casa Bianca: «Il popolo americano rifiuterà la campagna disonesta della senatrice Elizabeth Warren e le sue idee socialiste». Ma la convinzione di Warren nel portare avanti la sua candidatura non sembra vacillare di un millimetro: «Affronterò questa battaglia fino alla fine», afferma lacandidata che, riferendosi ancora alla politica di The Donald, dice: «Nel mio studio Ovale non ci sarà spazio per l’intolleranza». Join the fight è lo slogan della sua campagna.
Chi è Elizabeth Warren
Docente di legge ad Harvard, Elizabeth Warren, 69 anni, è stata eletta per la prima volta in Senato nel 2012. Si è caratterizzata come rappresentante dell’ala più radicale del Partito democratico, con le sue proposte di una patrimoniale per i 75mila americani più ricchi e leggi a difesa dei consumatori. Durante l’annuncio ufficiale della sua candidatura si è delineata ancora più nettamente la sua politica. Warren ha infatti lanciato un appello alla resistenza e alla lotta di classe contro i ricchi, contro le big corporation, Wall Street e le lobby. Il problema, secondo la senatrice dem, non è tanto scalzare e sconfiggere Donald Trump ma «riformare un sistema che favorisce i ricchi e i potenti e getta a terra chiunque altro». Un sistema per cui «le vittime principali – ha spiegato – sono la middle class e la working class». E a questo target sembra rivolgersi la sua piattaforma, sicuramente la più radicale tra quelle presentate finora dai candidati dem.
Il programma
Il suo programma prevede l’università e l’assistenza sanitaria gratis per tutti, la riforma di un sistema immigratorio «privo di buon senso», più controlli su Wall Street e i grandi monopoli, la lotta al climate change con energie pulite, l’uguaglianza razziale, sociale ed economica con l’aumento dei salari per i lavoratori e delle tasse per i ricchi. In migliaia hanno sfidato le temperature sotto lo zero per applaudire alla sua candidatura, scandendo in coro il suo nome e sventolando bandierine a stelle e strisce.