Automobile, Francia e vacanze brevi: così viaggiano gli italiani
Ancora in crescita le percentuali degli italiani in partenza per vacanze e per lavoro. Dopo un drastico calo tra il 2013 e il 2015, la voglia (e la possibilità) di tornare a rilassarsi si impone nei grafici degli ultimi tre anni. Uno studio dell’Istat, pubblicato oggi 11 febbraio, dimostra che il numero complessivo dei viaggi nel 2018 è salito del 19,5% rispetto all’anno precedente. L’aumento è associato a una lieve diminuzione della durata media dei viaggi, attestata intorno alle 5 o 6 notti per le mete con finalità di svago, e alle 4 per i soggiorni a scopo lavorativo.
Se la motivazione vacanziera è preponderante (l’89%), il modo di concepire le ferie è ormai cambiato: niente più lunghi soggiorni familiari di due settimane, istituzione ormai del secolo scorso, ma fughe più brevi che possano comunque garantire a chi lavora e a chi studia una break meritato dalle fatiche quotidiane. Ad abbassare la media della durata c’è anche l’aumento delle partenze per lavoro (l’11% del totale), in crescita rispetto agli standard del Paese.
Ancora Italia-Francia
La luna di miele degli italiani con il proprio Paese si è confermata anche nel 2018. Anzi, il trend positivo dei viaggi con destinazione nazionale aumenta del 16,7%: più di tre quarti delle vacanze (il 79%) sono organizzate in Italia (sempre e comunque prenotate online, 56%). Toscana, Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio, Veneto e Puglia si confermano le regioni più visitate, accogliendo complessivamente il 48,6% dei viaggi interni.
La prima destinazione estera scelta dagli italiani è la Francia (17,6%), che tra Parigi, Marsiglia, Lione e la Provenza si adatta perfettamente alla modalità “vacanza breve” in gran voga nel ventunesimo secolo. Subito dopo c’è la Spagna, ormai un classico tra i giovani in partenza con gli amici, che diventa la meta preferita per chi ha voglia di pernottare qualche giorno in più. Fuori dall’Europa, ai vertici del ranking di gradimento restano gli Stati Uniti, sia per lo svago (2,4%) che per gli affari (3,9%).
In automobile per il Paese
A essere confermata è anche un’altra abitudine italiana, quella del viaggio in automobile: le quattro ruote rimangono il mezzo di trasporto più utilizzato (59,2%), soprattutto per le vacanze brevi (70,8%, +28% rispetto al 2017) – seguono aereo (19,8%) e treno (10,0%). A spiegare il dato è tanto l’alta percentuale degli spostamenti nazionali quanto le preferenze specifiche per i viaggi di svago. Sono in aumento, infatti, anche i viaggi senza pernottamento (+19,5 rispetto al 2017) per le escursioni e le visite culturali nelle città d’Italia, in crescita soprattutto nei periodi primaverili e invernali.