Camusso: 30mila euro al mese di pensione e tfr da 1 milione e 800mila euro? Falso
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Sono passate solo poche settimane da quando Susanna Camusso ha lasciato la segreteria generale della Cgil dopo otto anni di mandato, sostituita da Maurizio Landini, ma sono bastate a far diventare la sindacalista protagonista dell'ennesima bufala rilanciata a più non posso sul Web.«Susanna Camussolascia dopo 50 anni con un Tfrda un milione e 800 mila euro e 30 mila euro di pensione. Tutto questo dopo aver aiutato le aziende a licenziare i lavoratori. E poi fate casino per 780 euro? Ma andate a fan c**o», si legge nel tweetdivenutovirale sui social nel giro di pochi giorni.
Il tweet in origine è stato diffuso dall'utente @azzurralandia, account fan non ufficiale del Napoli, e nel giro di pochissimo ha raggiunto le 16 mila condivisioni, finendo per rimbalzare anche sulle bacheche di moltissimi utenti Facebook. In realtà, le cose non stanno esattamente come descritte da @azzurralandiasoprattutto perché Susanna Camusso, pur avendo lasciato la carica di segretario generale della Cgil, non è affatto andata in pensione, men che meno la sua pensione ammonterà a 30 mila euro al mese.
https://www.facebook.com/mihaipopescu93/posts/961897730682096
Effettivamente è vero che i sindacalisti in media hanno diritto a una pensione maggiorerispetto alla media -come denunciato dal presidente dell'Inps Tito Boeri lo scorso anno, si parla di un 30% circa in più – ma le cifre non sono assolutamente paragonabili a quelle citate nel tweet: Susanna Camussoguadagna 3.850 euro netti al mese e la sua pensione, quando lascerà definitivamente il mondo del lavoro,ammonterà a circa 4 mila euro al mese. Per quanto riguarda il Tfr, la cosiddetta liquidazione, i dati precisi non sono pubblici, ma molto difficilmente il trattamento di fine rapporto ammonterà a un milione e 800 mila euro, nonostante la lunga carriera dell'ex segretario generale, perché è parametrato agli stipendi percepiti negli anni.
Come spiega il blog Fortebraccio news, dopo l'intervento del segretario nazionale della Funzione Pubblica Cgil, Fabrizio Rossetti, la bufala è stata rimossa. L'utente @azzurralandia, di fronte alla minaccia di querela, ha cancellato il tweet diffamatorio e sostenuto di non essere il creatore della bufala, ma di averla solamente riportata dopo averla letta da qualche parte sui social.