È fallita Mars One, la compagnia che prometteva un viaggio di sola andata su Marte
La compagnia che aveva promesso un viaggio disola andata per Marte è fallita. La Mars One Ventures, con sede a Basilea, è in bancarotta. La notizia è stata diffusa dal sito Redditper poiessere confermata dal fondatore Bas Lansdorpin persona. Lansdorp ha fatto notare che l’altra metà di Mars One, la non-profit Mars One Foundation, è ancora in attività in Olanda, sebbene non abbia soldi per fare nulla. La notizia è stata accolta con poco scalpore nel mondo (sempre più affollato) dell’esplorazione spaziale. Nonostante la grande attenzione dei media, scienziati, ingegneri e leader dell’industria aerospaziale avevano battezzato da subito la missione Mars One come una «missione suicida»: non per la permanenza indefinita sul Pianeta Rosso, ma per le gravissime lacune progettuali relative alla logistica, all’assistenza medica, alla protezione dalle radiazioni, alla generazione di energia elettrica e perfino al finanziamento (i sei miliardi di dollari calcolati da Lansdorp sono una cifra irrisoria- poco più di quanto non serva oggi a Trump per costruire il muro).
Lansdorp è stato accusato più volte (senza che fosse mai provato nulla) di aver organizzato un’elaboratissima truffa, facendo leva sul fascino del cosmo per spillare più soldi possibili a investitori, donatori e partecipanti al reality show: perché sì, la missionesu Marte sarebbe dovuta diventare anche un reality, il primo a essere trasmessoda un altro pianeta.Tutto il percorso di Mars One, dal principio all’inevitabile epilogo, è contraddistinto da sparate emozionanti senza nessun supporto pratico. La compagnia ha dichiaratodi aver ricevuto oltre 200 mila candidature per il viaggio;in realtà ne haricevute meno di 3 mila. A rivelarlo è stato un candidato che ha passato tutti i livelli di selezione, arrivandotra gli ultimi 100; i candidati più in vista eranoquelli che riuscivanoa racimolare più soldi per Mars One, per esempio donando alla compagnia il 75% dei proventi delle loro interviste.
Mars One non potràsviluppare nessuna delle tecnologie necessarie ad arrivare e vivere su Marte: irover, i robot e i satelliti, il cui lancio eraprevisto tra 2018 e 2020, non saranno mai costruiti.L’esplorazione del cosmo, per fortuna, continua. Il turismo spaziale “locale”, sempre meno costoso e sempre più popolare tra gli investitori, potrebbe aiutare a finanziare la ricerca degli angoli più remoti dell’universo. E secondo Richard Branson,che ha fondatoVirgin Galacticnel 2004, la colonizzazione di Marte «è un obbiettivo assolutamente realistico. Succederà. E io farò parte di quella popolazione».