La Francia incontra l’Italia: una delegazione va a Parigi per chiedere l’estradizione dei terroristi
Gli anni di piombo riavvicinano Francia e Italia. Sarà a piazza Vendôme a Parigi che i due Paesi si incontreranno per la prima volta dopo il gelo diplomaticoscatenatosi con il richiamodell'ambasciatore francese a Roma. Sul tavolo delle trattative ci sarà l'estradizione dei terroristi legati agli attacchi terroristici tra gli anni '70 e '80.
Tra gli estremisti di sinistra che risiedono in Francia c'è una linga lista di nomi: Giovanni Alimonti, Luigi Bergamin, Roberta Cappelli, Enzo Calvitti, Paolo Ceriani Sebregondi, Maurizio Di Marzio, Paola Filippi, Gino Giunti, Giorgio Pietrostefani, Ermenegildo Marinelli, Sergio Tornaghi, Raffaele Ventura, Enrico Villimburgo, tutti fuggiti Oltr'alpe negli anni '80 grazie alla morbida dottrina di François Mitterand.
L'allora Presidente della Repubblica francese, in disaccordo con la politica italiana contro i terroristi durante gli anni di piombo, era deciso a concedere il diritto d'asilo a ricercati per «atti di natura violenta ma d'ispirazione politica», diretti contro qualunque Stato, purché non fossero diretti contro lo Stato francese.
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Dopo la cattura di Cesare Battisti in Bolivia il 12 gennaio scorso, la questione deiterroristi italiani rifugiati in Francia è stata riportata all'attenzione dell'opinione pubblica, soprattutto dal ministro dell'Interno Matteo Salvini che ha criticato Parigi per il suo continuo supporto ai latitanti italiani.
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L'incontro bilaterale è il primo dal 2002 E arriva in un momento politico molto teso. Tanti le questioni di scontro, dalla gestione dei migranti, alle accuse sull'utilizzo del franco nelle ex colonie francesi in Africa e l'influenza sullacrisi migratoria, all'incontro di Luigi di Maio con un leader dei Gilet Gialli. Francia e Italia non sono mai state più distante, ma l'arrivo della delegazione italiana a Parigi fa ben sperare per un ritorno alla normalità dei rapporti tra i due partner europei.