Addio all’attore Bruno Ganz. È morto stanotte a Zurigo
È morto questa notte, a Zurigo. A dare la notizia della morte di Bruno Ganz è il suo manager, come riporta il quotidiano tedesco Die Zeit. Ganz aveva 77 anni. Originario della Svizzera, aveva iniziato la sua carriera in teatro, lavorando con registi come Peter Zadek e Claus Peymann. Dal palco era passato al grande schermo, divenendo uno dei volti più noti del cinema tedesco.
A Cannes con il regista Lars von Trier
Il suo ultimo lavoro uscirà il 28 febbraio e sarà l'interpretazione di Virgilio nell'horror La casa di Jack, di Lars von Trier. Tra i suoi ruoli rimasti nella storia bisogna citare quello dell'angelo nel Il cielo sopra Berlino, di Wim Wenders e, più di recente, quello di Adolf Hitler asserragliato nel bunker della Cancelleria nel film La caduta di Oliver Hirschbiegel, uscito nel 2004. Tante le interpretazioni estremamente variegate, da Tiziano Terzani al Papa fino al nonno di Heidi, passando per il cameriere intellettuale di Pane e tulipani.
La carriera di Bruno Ganz
Figlio di un operaio svizzero e di madre italiana, Ganz inizia la sua carriera cinematografica nel 1960, con il film Der Herr mit der schwarzen Melone. Poi, nel 1970, assieme al regista Peter Stein e all'attrice Edith Clever fonda la compagnia berlinese di ispirazione brechtiana Schaubuhne am Halleschen Uferu. Nel 1975 torna al cinema, con cui ha sempre alternato il teatro. Recita in Lumière, scene di un'amicizia fra donne di Jeanne Moreau e nel 1976 in La Marchesa von… con la regia di Eric Rohmer.
Il connubio artistico con il regista tedesco Wim Wenders nasce l'anno successivo, nel 1977. Wenders gli affida la parte del corniciaio Jonathan Zimmermann in L'amico americano. Poi interpreta l'agente immobiliare Jonathan Harker nella rivisitazione divenuta celebre di Nosferatu, il principe della notte di Werner Herzog. Non mancano le collaborazioni con registi italiani: Oggetti smarriti di Giuseppe Bertolucci (1980) e La storia vera della signora dalle camelie di Mauro Bolognini (1981).
Il successo, però, arriva solo nel 1987. Ganz, nel film Il cielo sopra Berlino di Wim Wenders è l'angelo Damiel che vive da sempre nella città tedesca, costretto a guardare il mondo solo in bianco e nero. Quando sceglie di diventare umano dovrà confrontarsi con la scoperta di sensazioni come il dolore, il calore e la realtà, a colori. La pellicola ha un successo enorme e immediato. Vince la Palma d'Oro per la miglior regia a Cannes.