In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
POLITICACaso DiciottiInchiesteLegaM5SMatteo SalviniRousseau

Il M5S conferma il voto su Rousseau e orienta gli iscritti: «Non è decisione su immunità»

17 Febbraio 2019 - 11:02 Charlotte Matteini
Secondo il Movimento 5 Stelle «questo non è il solito voto sull’immunità dei parlamentari». La votazione è prevista per domani, lunedì 18 febbraio, dalle 10 alle 19. Salvini: «Dormo tranquillo»

Il Movimento 5 Stelle ha confermato la votazione online sul caso Diciotti. Gli iscritti potranno esprimere il proprio parere attraverso la piattaforma Rousseau dalle 10 alle 19 di domani, lunedì 18 febbraio. La conferma è arrivata direttamente dal Blog delle Stelle, dove è stato pubblicato un lungo post contenente la domanda che verrà posta e una serie di spiegazioni e di link di approfondimento sulla vicenda che sta coinvolgendo il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Gli attivisti dovranno esprimersi votando «Sì» per negare l’autorizzazione a procedere e«no» per autorizzarla:

Il ritardo dello sbarco della nave Diciotti, per redistribuire i migranti nei vari paesi europei, è avvenuto per la tutela di un interesse dello Stato?
– Sì, quindi si nega l’autorizzazione a procedere
– No, quindi si concede l’autorizzazione a procedere

Il lungo articolo pubblicato sul Blog delle Stelle evidenzia un punto cruciale della questione e spiega agli attivisti che «questo non è il solito voto sull’immunità dei parlamentari. Di quei casi si occupa l’articolo 68 della Costituzione, e su quelli il MoVimento 5 Stelle è sempre stato ed è inamovibile: niente immunità, niente insindacabilità. Nessuna protezione per i politici che devono rispondere delle loro azioni individuali. Noi mandammo a processo i nostri portavoce Paola Taverna e Mario Giarrusso e entrambi votarono per farsi processare».

Secondo il Movimento 5 Stelle, gli attivisti interessati a esprimere un parere sulla vicenda Diciotti dovranno valutare al meglio il contesto: «Questo è un caso diverso: stiamo parlando infatti dell’articolo 96 della Costituzione. Nello specifico questo è un caso senza precedenti perché mai in passato si era verificato che la magistratura chiedesse al Parlamento di autorizzare un processo per un ministro che aveva agito nell’esercizio delle sue funzioni e non per azioni fatte per tornaconto privato e personale (tangenti, truffa, appalti, etc): in questo caso non ci porremmo neppure il problema e lo spediremmo in tribunale».

In sostanza, il post sembra ribadire la linea già anticipata proprio dal senatore Mario Michele Giarrusso, che poche settimane fa aveva sottolineato che un eventuale voto contrario all’autorizzazione a procedere contro l’alleato Salvini non avrebbe compromesso i principi e gli ideali del Movimento 5 Stelle.

Caso Diciotti, una parte della base M5S contro il quesito lanciato su Rousseau

undefined
undefined
undefined
undefined
undefined
undefined
undefined
undefined
undefined
undefined
undefined

D’Uva (M5S):«Salvini ha agito nell’interesse pubblico»

Il capogruppo M5S alla Camera, Francesco D’Uva, cerca di smorzare le polemiche che si sono scatenate sulla votazione Rousseau prevista per lunedì 18 febbraio: «In merito al caso Diciotti abbiamo ribadito più volte che il ministro dell’interno ha agito in nome di tutto il governo. Questo perché, a nostro avviso, è stato perseguito un interesse pubblico. Per la decisione finale è doveroso coinvolgere i cittadini tramite il voto online sul blog, seguendo i principi del MoVimento 5 Stelle. Questo significa partecipare e decidere insieme. Continuiamo ad essere un esempio di democrazia partecipata per tutti».

https://www.facebook.com/duva5stelle/posts/2503217756386905

Salvini:«Ho agito per difendere la sicurezza del Paese, dormo tranquillo»

«Dormo tranquillo perché penso, anzi sono convinto di aver difeso il bene, la sicurezza e i confini del mio Paese. Ognuno voti secondo coscienza. Non voglio influire o insegnare niente a nessuno. Rendo noto però il fatto che ad oggi i dati del Ministero dell’interno dicono che gli sbarchi sono fermi a quota 230 e le espulsioni sono ormai più di 800. In Sardegna non è arrivata una sola persona via mare. Questi sono numeri che non si vedevano da anni. Sono orgoglioso delle azioni che abbiamo fatto, poi ognuno voti secondo coscienza», ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Articoli di POLITICA più letti