I diamanti, Vasco Rossi e le banche indagate per truffa: forse a Milano c’è l’inchiesta dell’anno
Più duro del diamante c’è solo il maxi-sequestro da 743,3 milioni di euro a cinque banche italiane e a due società d’investimento coinvolte, da parte del Nucleo di Polizia economica e finanziaria della Guardia di Finanza di Milano. Una (presunta) truffa che, secondo i magistrati, ha coinvolto almeno un centinaio di persone. Tra queste c’è anche il cantante Vasco Rossi, che avrebbe investito 2 milioni e mezzo di euro, ricevendo diamanti che in realtà valevano meno della metà. Per i pm, banche e società di investimento avrebbero agito con la la complicità degli sportelli bancari e diffondendo informazioni scorrette sul mercato dei preziosi attraverso report falsati e pubblicità ingannevoli sui giornali. Sfruttando la loro autorevolezza e il rapporto di fiducia con i clienti, alcuni funzionari di Banco Bpm, Unicredit, Intesa Sanpaolo, Mps e Banca Aletti, avrebbero garantito che l’acquisto dei brillanti proposti da Intermarket Diamond Business (Idb) e Diamond Private Investment (Dpil) fosse un investimento sicuro. In questo modo, grazie alla compiacenza degli istituti di credito, le società sarebbero riuscite a vendere i diamanti ai risparmiatori gonfiando le quotazioni anche fino a un +100% del valore reale.
Le indagini
La vendita dei diamanti a prezzi fuori mercato sarebbe andata avanti dal 2011 al 2016. La procura di Milano stava indagando ormai da un anno sulle società Idb e Dpi. Gli indagati sono settanta: tra loro c’è anche il direttore generale del Banco Bpm, Maurizio Faroni, indagato per concorso in truffa, autoriciclaggio e ostacolo alle funzioni di vigilanza.
Il sequestro
Il nucleo milanese di Polizia economica e finanziaria delle Fiamme gialle ha eseguito un sequestro preventivo dal valore di 743,3 milioni di euro. Il sequestro per quanto riguarda l’ipotesi di truffa, ammonta a 165 milioni per Dpi e 149 milioni per Idb. Inferiori le misure per le banche: 83,8 milioni a carico di Banco Bpm e di Banca Aletti, 32 milioni nei confronti di Unicredit, 11 milioni a carico di Intesa Sanpaolo e 35,5 milioni a carico di Mps. Per l’ipotesi di autoriciclaggio il sequestro è di 179 milioni per IDB e di 88 milioni per DPI. I sequestri preventivi non hanno colpito solo le banche, ma anche sette persone indagate.
I reati
Le ipotesi di reato sono di truffa aggravata e autoriciclaggio. Per un numero minore di soggetti è contestato anche il reato di corruzione tra privati. Per i pm e la Guardia di Finanza, le due società avrebbero fatto pubblicare false quotazioni sui giornali, mostrando ai clienti report e grafici falsificati, il tutto con il lasciapassare delle banche indagate, consapevoli del meccanismo. Gli investigatori hanno ricostruito le vicende di circa cento risparmiatori, ma si parla di migliaia di persone truffate, persuase dagli sportellisti e convinte che legare i propri soldi ai diamanti avrebbe messo al sicuro i propri averi da qualunque tipo di turbolenza finanziaria.
I vip truffati
Vasco Rossi avrebbe investito una cifra vicina ai 2 milioni e mezzo di euro. Stando alle indagini, stava pagando quei diamanti il doppio rispetto al valore del mercato reale. Coinvolte anche la conduttrice televisiva Federica Panicucci (54 mila euro investiti) e l’ex showgirl Simona Tagli (29 mila euro). Ma non ci solo personaggi del mondo dello spettacolo: è stata raggirata anche la dirigente e imprenditrice Diana Bracco.