I ragazzi denunciati per aver contestato Salvini non sono quelli che l’hanno trollato
Su Twitter è diventato virale un post in cui si racconta che due ragazzi che hanno contestato il ministro Matteo Salvini in Sardegna sarebbero stati identificati e denunciati. Moltissimi utenti, leggendo la notizia, hanno rilanciato il tweet pensando che la vicenda si riferisse ai due giovani che recentemente hanno "trollato" il ministro dell'Interno con dei video-selfie, poi finiti sul web senza la loro autorizzazione. «I due ragazzi sardi che hanno contestato Salvini sono stati identificati, trattenuti in questura e denunciati. Possiamo chiedere anche noi sui social di proteggere questi due eroi, oppure è valido solo per i ministri?», si legge nel tweet che ha ottenuto oltre mille e duecento condivisioni.
https://twitter.com/statuses/1097968978864062466
In realtà, la vicenda si riferisce ad altri due protagonisti e risale allo scorso gennaio: come racconta La Nuova Sardegna, i giovani identificati e denunciati per resistenza a pubblico ufficiale sono due giovani oristanesi che lo scorso 16 gennaio, durante un comizio di Matteo Salvini, «avrebbero protestato di fronte all'intevento della polizia. Una terza ragazza sarebbe stata identificata grazie alla videosorveglianza e denunciata per l'affissione di alcuni manifesti che contestavano la politica sull'immigrazione del ministro».
Come spiega NeXt Quotidiano, a raccontare la vicenda dei due giovani oristanesi è stata la deputata del Partito Democratico Romina Mura durante un intervento alla Camera del 19 febbraio, rimarcando che le due denunce si riferiscono a fatti avvenuti un mese fa. «Mentre il ministro Salvini scappa dal processo, due giovani ragazzi sardi sono stati denunciati per avergli semplicemente gridato un buuu», ha sottolineato la parlamentare dem durante l'intervento.
I due giovani sardi che nei giorni scorsi hanno registrato dei video-selfie sarcastici con il ministro Matteo Salvini, divenuti virali sui social network nel giro di pochissime ore, non c'entrano nulla con questa vicenda. Contattata via Instagram, la ragazza protagonista del secondo video-selfie ha raccontato a Open di aver richiesto espressamente la rimozione della sua storia dai profili Twitter che per primi avevano diffuso il video senza autorizzazione e ha smentito di essere stata identificata e denunciata per oltraggio a pubblico ufficiale.