Melegnano, a casa di Bakary con i genitori: «Dopo le nuove scritte razziste abbiamo paura»
Come vi abbiamo raccontato solo pochi giorni fa attraverso le parole della madre, la famiglia Pozzi di Melegnano – che ha adottato un ragazzo senegalese di 19 anni – hadenunciato scritte razziste comparse sul muro di casa. Nonostante la rilevanza data al caso dalla stampa nazionale e le dichiarazioni di solidarietà arrivate da cittadini e associazioni, l'episodio si è ripetuto, con accenti ancora più preoccupanti.
I misteriosi autori delle precedenti scritte, o forse altri fomentati dai primi,sono tornati nottetempo a imbrattare il muro di casa Pozzi. Dopo «Italiani = merda»e«Pagate per quei negri di merda»dagli insulti sono passati alle minacce. Sull'intonaco si legge«Ammazza al negar» (ammazza il negro) e la scritta è accompagnata dall'inquietante svastica nazista. L'autore non deve avere però una grande formazione culturale: quelloche voleva essere un simbolo nazionalsocialista è in realtà statorealizzatocon l'orientamento a sinistra, mentre quella dei seguaci di Hitler aveva l'orientamento a destra.
La signora Angela Bedoni, madre adottiva di Bakary, ci aveva raccontato la storia del figlio, un giovane senegalese fuggito dal suo Paese per motivi economici, che faticava a comprendere i motivi di quel gesto. In quel primo caso più sorpreso che preoccupato. Oggi la famiglia Pozzi ci ha ospitato all'interno della loro casa.