«Costruttori di comunità»: chi sono i giovanissimi premiati da Mattarella
Storie eccezionali di ragazzi comuni. Claudia, Ginevra, Marcos, Alberto e tutti gli altri hanno tutti meno di 20 anni ma, nonostante la giovane età, nella loro vita hanno già fatto qualcosa di straordinario. Ecco perché il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ritenuto di doverli premiare conferendo loro il titolo di "Alfiere della Repubblica". Nati tra il 1999 e il 2008, i ventinove giovanissimi premiati rappresentano, per il capo dello Stato,«modelli positivi di cittadinanza, esempi dei molti ragazzi meritevoli presenti nel nostro Paese».
«Costruttori di comunità». I giovani alfieri sono stati ribattezzati così dal Quirinale che ha organizzato per loro una cerimonia di premiazione per esprimere pubblicamente riconoscenza perle loro azioni coraggiose e solidali, il loro impegno e la loro testimonianza. Un titolo che assume ancora più valore alla luce di un'epoca tacciata di essere divisiva e individualista. Protagonisti per un giorno al Quirinale, Alfieri della Repubblica per sempre. Affinché i loro gesti, semplici e straordinari al contempo, possano lasciare il segno per sempre. E magari essere di ispirazione per altri giovani e meno giovani: un contagio che moltiplichi le azioni altruistiche di cui il bene comune non può che godere.
E allora, di seguito, ecco i loro nomi ele loro storie di ordinaria eccezionalità. Ventinove volti che trasudano dipassione per la vita, ventinove espressioni in bilico tra la fanciullezza e la maturità, tra laspensieratezzae il senso di responsabilità.
Rebecca Maria Abate ha 11 anni ed è di Lucera.Èriuscita ad aiutare una compagna di scuola con grave disabilità, cosa che leha permesso di uscire dal silenzio e di aprire una comunicazione con l’intera classe. Grazie alla sua sensibilità e al suo affetto, è riuscita a interpretare e comprendere i pochi segnali dell’amica, creando in questo modo nella classe un ambiente più aperto e inclusivo, dove la diversità è divenuta occasione di crescita per tutti.
Davide Indinoha 17 anni ed è diTricase (Lecce). È impegnato nella promozione e nella diffusione dei libri. La lettura, la scrittura, la letteratura sono le sue passioni ed ha già ricevuto premi e riconoscimenti come autore. Fin dalla scuola media si è speso per organizzare eventi nel suo territorio, coinvolgendo amici, librai, istituzioni e riconoscendo il valore dei libri come collante nella vita di comunità.
Claudia Gallo, ha 19 anni e abita a Firenze. Ha ideato e organizzato un progetto che ha coinvolto 32 classiper sensibilizzare gli studenti sulle problematiche relative ai disturbi specifici dell'apprendimento. L’impegno per favorire una migliore integrazione e una crescita più serena dei giovani in difficoltà è poi andato avanti con la collaborazione con la Onlus Pillole di parole, associazione interamente gestita da ragazzi con Dsa. Il suo rendimento negli studi è eccellente e canta nel coro lirico dell’orchestra scolastica Rete Musica Toscana.
Luigi Pignoli ha 14 anni e abita ad Accumoli (Rieti). Ha dato prova di coraggio nei momenti drammatici del terremoto delil 24 agosto 2016, quando, nonostante la tenera età, ha contribuito a mettere in salvo alcuni componenti della famiglia. Da quel giorno ha iniziato un servizio di volontariato con la Croce rossa italiana. A questa attività si dedica oggi con impegno contribuendo in questi terminiall’opera di ricostruzione del tessuto della comunità.
Ginevra Costantini Negri ha 19 anni ed è di Milano. Musicista di talento, è impegnata nella diffusione del patrimonio pianistico italiano. Conta al suo attivo oltre 80 concerti, molti dei quali organizzati a favore di enti benefici. Ha vinto diversi concorsi internazionali e dall’età di dieci anni si è esibita in contesti prestigiosi, ricevendo ovunque apprezzamenti. Èla prima adolescente ad avere inciso un cd con musiche al pianoforte di Rossini e ha in progetto nuove incisioni.
Jasmine Manbal, ha 17 anni e abita a Prato. Campionessa di judo, svolge attività di volontariato e fa parte del Consiglio dei ragazzi e delle ragazze del Meyer, l’ospedale pediatrico fiorentino nel quale da anni è in cura per una malattia cronica. La malattia le ha portato a lungo malessere e l’ha debilitata. Lei però ha reagito trovando nello sport, praticato a livello agonistico, un’occasione di crescita individuale e di socialità. Ha partecipato a una sessione estiva di Dynamo Camp e da quella esperienza ha tratto un insegnamento: impegnarsi per non far sentire nessuno escluso può essere una leva per superare anche le proprie condizioni di svantaggio e di difficoltà.
Marcos Alexandre Cappato De Araujo, 18enne diMilano, scrive racconti, testi di canzoni e ha realizzato un cortometraggio sulla disabilità. In particolare su come l’amicizia possa superare le barriere della paura. Affetto da tetraparesi spastica, è molto attivo nella difesa dei diritti dei disabili, a partire dall’impegno nella sua scuola. Del cortometraggio (finanziato da una borsa di studio di Dynamo Camp) è stato ideatore e regista. Nel video ha diretto attori noti al grande pubblico.
Angelica Mililli, 15enne diRoma, è una studentessa brillante e generosa, che ha saputo farsi apprezzare nella scuola nonostante le difficoltà certificate come disturbi specifici dell'apprendimento. Fuori dall’orario scolastico presta servizio di volontariato in alcune associazioni ed è attiva nell’assistenza e nella cura del nonno, affetto da morbo di Alzheimer.
Roman Moryak, ha 14 anni eabita aSant'Eufemia d'Aspromonte (Reggio Calabria). Si è distinto per la passione e l'impegno dimostrati prima nello studio del sassofono, poi nelcalcio. Non solo: è anche campione di scacchi.Nei tornei il suo valore è molto apprezzato e ha già vintodiversi trofei a livello regionale e nazionale. Essendo figlio di immigrati ucraini, nella sua comunità è divenuto un simbolo positivo di integrazione.
Leonardo Cesaretti, 17 anni, di Albano Laziale.È stato vittima di bullismo, ma ha reagito donando il proprio impegno a favore dei più deboli. Fin da piccolo ha mostrato empatia verso i compagni in difficoltà e ora è impegnato, da volontario, nelle sezioni di sport integrato e nelle attività di supporto all'hockey su sedia a rotelle. Il suo sostegno attivo ai ragazzi con disabilità è un esempio di come l'inclusione consenta di superare pregiudizi e barriere.
Alberto Franceschini, ha 17 anni e vive aFirenze. Svolge attività di volontariato con diverse associazioni. Con il Cisv Italia ha partecipato a programmi in Francia, Norvegia e Canada, centrati sull’educazione alla pace. Ha promosso azioni concrete di solidarietà, cercando anche di condividere un progetto di società inclusiva e interculturale, capace di valorizzare la diversità. Nell'ultimo anno ha prestato servizio da volontario presso la Casa San Michele, centro di accoglienza per donne sole o con minori, e qui ha organizzato serate per i bambini.
Lucia Ferrante ha 19 anni ed è di Viterbo. Si è distinta partecipando a Corleone al progetto sulla legalità, nel settembre 2018: ogni mattina lavorava con altri studenti nei campi confiscati alla mafia e nel pomeriggio incontrava figure simbolo della lotta alla criminalità organizzata. Di ritorno nella sua città, si è resa testimone di questa esperienza non soltanto nel dialogo con i compagni di scuola e con gli inseganti, ma anche in modo brillante in occasione di un incontro, organizzato presso il Tribunale di Viterbo, al quale hanno preso parte oltre 150 ragazzi suoi coetanei.
Tancredi Mazzei Paterni ha 13 e abita a Washington (Usa) ma è originario di Livorno. Il 22 luglio 2018 ha salvato un uomo che rischiava di annegare nel mare tra Vada e Rosignano Solvay. Con il suo surf si stava divertendo tra le onde, quando si è accorto di una persona in affanno. Ha raggiunto a nuoto il bagnante e lo ha accompagnato a riva. La città di Rosignano gli ha riconosciuto un attestato di merito "per il coraggio e il senso civico dimostrato nel salvataggio".
Chiara Bordi ha 19 anni ed è diTarquinia (Viterbo). Studentessa liceale, modella e barista nel periodo estivo. Si è classificata terza al concorso di Miss Italia. Sei anni fa perse parte della gamba sinistra in un incidente stradale, ed è stata la prima a partecipare al concorso con una protesi. E' stata costretta ad affrontare giudizi denigratori, apparsi sui social. Ha risposto che "una ragazza senza un arto può gareggiare al pari di tutte, che la diversità non è vincolante, che la vita non si interrompe mai ed è sempre bella, anche quando sembra che ce l'abbia con te, che da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima. Tutto sta nel saper reagire".
Ariane Benedikte ha 19 anni e abitaa San Lorenzo di Sebato (Bolzano).È stata rappresentante dell'Italia, membro permanente, e poi vicepresidente dell’Organizzazione non governativa Plant for the planet. Ha tenuto conferenze, pubblicato saggi e organizzato corsi di formazione sui temi relativi alla tutela ambientale e allo sviluppo sostenibile. Ha vinto due concorsi internazionali di poesia a Francoforte sulla tematica ambientale ed essa stessa può essere considerata ambasciatrice del clima e della natura.
Elena Piergentiliha14 anni e vive a Sarnano (Macerata), uno dei paesi del cratere del terremoto del 2016. Ha dovuto abbandonare la sua casa e trasferirsi – con la famiglia composta di sei persone – in un'abitazione di due sole camere. Nonostante le difficoltà, non ha perso il sorriso e la disponibilità verso i compagni di scuola e di gioco. In casa si dedica molto alla piccola sorellina, che vive in condizioni di grave infermità, ed è per lei di grande aiuto. Ha svolto anche attività di volontariato con l'Unitalsi.
Andrea Ciarrocchiha 15 anni ed è di a Civita Castellana (Viterbo). Primo partecipante al progetto "mini pioniere Cri 8-13", organizzato dalla Croce Rossa italiana per formare bambini e giovani alle attività socio-assistenziali. Si è distinto per le sue capacità e la sua coinvolgente partecipazione. Oggi è a pieno titolo un volontario della Croce Rossa e un esempio per i suoi coetanei. È stato capace di sensibilizzare un gruppo di ragazzi sulla prevenzione del bullismo e di comportamenti discriminatori.
Giuseppe Bungaro, 19 anni, diFragagnano (Taranto). Giovane eccellenza nella ricerca scientifica, ha progettato uno stent pericardico capace di ridurre i rischi post-operatori dei pazienti sottoposti ad angioplastica. Dopo che le nuove protesi sono state valutate dagli esperti, si è aggiudicato la medaglia d'oro alle Olimpiadi internazionali dei Progetto scientifici. E’ impegnato in attività di divulgazione per prevenire i rischi cardiovascolari e continua a prepararsi agli studi di cardiologia e cardiochirurgia. E’ vincitore dell'European union contest for young scientists.
Nicolò Vallana,Luca Fermi ed Edoardo Pucehanno 19 anni e abitano aRimini.Per aiutare un compagno di classe, appena uscito dal coma e costretto a indossare un busto rigido, hanno ideato e realizzato un busto ortopedico flessibile, altamente tecnologico, che ha migliorato le condizioni di vita del giovane reduce dall’incidente. Il busto flessibile è stato poi presentato alla Fiera dei giovani scienziati Fast di Milano ed è stato selezionato per la Fiera della tecnologia di Dublino.
I 18enni Filippo Pasquazzo, Samuele Ropelato ed Enrico Cescatosono tre studenti 19enni dell'istituto De Gasperi di Borgo Valsugana (Trento). Hanno realizzato un'app (My Voices) per smartphone allo scopo di consentire a un loro compagno con disabilità comunicativa e relazionale di esprimersi e interagire con il resto della classe. L’app My Voices ha richiesto mesi di lavoro e ora può essere utilizzata anche in altri contesti scolastici ed extrascolastici.
Manuel Pala, 18 anni,Genova. Appassionato di cinema, ha girato il film "Cuori in guerra", i cui proventi saranno destinati al Fondo malattie renali nel bambino, Onlus che opera presso l'ospedale Gaslini di Genova. Il film è un musical, che ha coinvolto circa duecento ragazzi, rendendoli pienamente protagonisti del progetto, dalle coreografie alla colonna sonora, dai tecnici agli attori, dai musicisti dell'orchestra fino ai membri dello staff.
Celeste Montenovo, 20 anni,Cupra Marittima (Ascoli Piceno). Partecipa con impegno alle attività di diverse associazioni benefiche mostrando attenzione e sensibilità verso chi vive in condizioni di difficoltà. Si è distinta nell’azione di volontariato presso l’Unione ciechi di Ascoli Piceno e ha dedicato alle problematiche dei non vedenti la tesina finale del suo percorso di studi.
Jacopo Cavagna ha 17 anni ed è di Rimini. Volontario Unicef, tre anni fa ha deciso di ricostruire insieme ad alcuni amici il gruppo "Younicer – Young for Unicef" della sua città. Grazie al suo impegno sono stati organizzati numerosi eventi di sensibilizzazione e di raccolta fondi, a sostegno della missione dell'Unicef. Ha riversato grande passione nel progetto “L’Officina del futuro dei giovani”, laboratorio per la partecipazione e l’impegno politico e sociale responsabile.
Alessandra Cortesia, 19 anni, di S. Lucia di Piave (Treviso). Ha vinto la medaglia d’argento alle Olimpiadi giovanili di break dance, a Buenos Aires. Il suo successo è frutto di talento, ma anche di una grande forza di volontà, dopo aver subito lo scherno e l’emarginazione da parte dei compagni per essere la più piccola della classe, oltre che una delle più brave. Quando veniva “bullizzata” riceveva lettere minatorie, ed era costretta a portare gli zaini pesanti di tutti. Ballando, allenandosi quattro ore al giorno, ha acquisito fiducia in se stessa e questo l'ha spinta a ribellarsi e a non subire più. Un esempio di riscatto attraverso la danza.
Anna Balbi, 13 anni, di Napoli. Frequenta la scuola in un quartiere impegnativo di Napoli e partecipa attivamente alle attività di carattere sociale e civile. Presta servizio presso la mensa per gli anziani e i poveri, servendo loro il pranzo. Ha preso parte ad operazioni di pulizia dai rifiuti del territorio e della spiaggia, organizzate da Libera e Wwf. Si è distinta dando aiuto ai coetanei in difficoltà e mostrando attenzione alle persone più svantaggiate. Ha svolto attività di tutoraggio per suoi coetanei, descrivendo i possibili rischi provenienti dalla rete.
Oltre ai 29 attestatid'onore, sono state consegnate anche quattro targhe per azioni collettive, sempre ispirate a valori di altruismo e al senso di responsabilità:
La prima targa è andata al reparto Agesci di Rutigliano (Bari). Dopo una gita a unex convento del Seicento, il gruppo scout ha realizzato un video per sensibilizzare la comunità sul rispetto dell’ambiente e la conservazione del patrimonio storico. In particolare, i giovani hanno dato testimonianza di come sia possibile tenere pulito il sito e come si possano diffondere buone pratiche di smaltimento dei rifiuti.
La seconda targa è andata a una classe elementare diBaone (Padova).Venti bambini di otto anni, un’intera classe della scuola primaria, si sono sottoposti al vaccino antinfluenzale per proteggere una compagna immunodepressa. L'iniziativa ha coinvolto anche le maestre e i genitori in un’azione collettiva di solidarietà.
La terza targa è stata assegnata a una classe di scuola primaria di Riccione (Rimini).La maestra ha insegnato agli alunni il pronto intervento in caso di crisi epilettiche di un loro compagno e ha stabilito i compiti di ciascuno nell’emergenza: chi deve prendere il farmaco dal cassetto, chi allungare il cuscino, chi avvisare il bidello. Gli incarichi di emergenza sono stati scritti su un cartellone appeso in aula.
L'ultima targa è andata a Tommaso e Filippo Bolondi, 10 e 12 anni, di Milano. Due giovanissimi fratelli che hanno ideato un'applicazione anti-bullismo (Jolly) e il papà Federico, su loro richiesta e con le loro indicazioni, l'ha programmata. Jolly è un'applicazione gratuita e utilizzabile su Apple e Android. Ha lo scopo di aumentare l'autostima dei ragazzi tra i 10 e i 16 anni, attraverso lo scambio di messaggi positivi in uno spazio protetto da insulti e offese. L'applicazione è una via di mezzo tra un social network e un gioco, e ha due regole: le domande sono solo positive e le risposte anonime.