Ventenne straniero insultato in ospedale: «Devi morire»
Tra sabato 23 e il 24 febbraio 2019, Souleymane Rachidi, 20 anni, è andato al pronto soccorso dell’ospedale di Curteri a Mercato San Severino (Salerno) per un «intenso dolore al petto». Giunto intorno alle 3 del mattino, anziché trovare soccorso avrebbe fronteggiato una donna che desiderava la sua morte: «Devi morire! Non ti voglio vedere più! Quindi devi morire! Scendi giù, scendi giù!».
«Questa è l’Italia???», domanda Souleymane Rachidi nella sua pagina Facebook dove pubblica il video in cui è possibile sentire la donna che più volte avrebbe invocato la sua morte. Secondo il ventenne a inveire contro di lui sarebbe stata proprio la dottoressa dell’ospedale: «Dove la vita umana non ha nessun valore, in un ospedale pubblico dove il dottore ti dice “ devi andare al paese tuo, devi morire perché sei nero” dopo questo episodio ho deciso di non curami più e sono andato via da questo ospedale. Io sono fiero della mia razza e sono fiero di colore della mia pelle…… Andate a dire a Salvini che sono ancora vivo».
Souleymane si è visto costretto a cambiare ospedale per essere visitato. Accompagnato al Ruggi di Salerno, è emerso che i dolori erano connessi a un problema bronchiale. Ad aiutarlo è stato il suo amico – e datore di lavoro – Domenico che commenta così nel post Facebook del ragazzo:
Sono stato testimone quasi diretto di tutta questa vicenda in quanto l’amico Souleymane mi ha chiamato immediatamente dopo l’increscioso episodio. Oltre ad accusare ancora i sintomi per i quali aveva richiesto assistenza sanitaria, era in uno stato di shock per il trattamento ricevuto. Sono stato costretto a trasferirlo presso un’altra struttura ospedaliera dove ha ricevuto l’adeguata assistenza. Ci tengo a precisare ( per i soliti “razzisti”) che il ragazzo lavora regolarmente, paga un affitto per la propria abitazione con regolare residenza ed inoltre frequenta l’istituto alberghiero…
Il commento dell’amico Domenico.
Souleymane nel suo post Facebook parla di un «dottore», in alcune successive dichiarazioni ha valutato la possibilità che si fosse trattata di un’infermiera. Nel video si sente inizialmente in lontananza per poi avvicinarsi al ragazzo dicendo «Scendi giù, scendi giù!». Sulla questione è intervenuto il direttore dell’azienda ospedaliera Giuseppe Longo annunciando di aver avviato tutte le verifiche per appurare cosa sia accaduto. Anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi, ha parlato di verifiche, incluso il voler scoprire se il ragazzo ha sporto regolare denuncia sull’accaduto e se ha bisogno di aiuto a farlo.
Gli utenti che parlano di bufala
«È fatto apposta x creare disagio è una bufala,svegliatevi», scrive Gerardo.
Leggendo i commenti al post di Souleymane e a quelli condivisi dai suoi amici, c’è chi sostiene che sia una messinscena per istigare odio, che non sia stata ripresa la donna che diceva «devi morire» e che forse questa non si sarebbe rivolto a lui, bensì a un’altra persona forse per un litigio di coppia. Nessuno spiega perché poi la voce della donna si avvicina sempre di più a Souleymane e dice «Scendi giù, scendi giù!», In tanti chiedono il suo nome.
Qualcuno, seguendo la tesi della messinscena, sostiene che Souleymane si sia messo sul lettino in un corridoio approfittando del presunto litigio tra due persone per fingere di essere «vittima di razzismo». Il fatto che fosse in un corridoio non significa nulla – io stesso per un’intossicazione dovuta a un incendio ero stato «percheggiato» nel corridoio a lato del pronto soccorso con una maschera e una bombola d’ossigeno in attesa del mio turno.
Uno dei commenti critici al ragazzo.
Qualcuno si domanda perché non abbia ripreso la signora e perché non abbia chiamato le autorità per denunciarla anziché andare in un altro ospedale. Forse il ventenne non conosce la legge in merito alle riprese video di altre persone e ha evitato di farlo, sbagliando perché in questo caso poteva farlo. In merito alla denuncia alle autorità che non sono state subito chiamate, ricordo che Souleymane aveva un dolore al petto e su questo bisogna sempre stare cauti andando direttamente da un dottore per un controllo, e così ha fatto. Per la denuncia c’è tempo, lui può riconoscerla e l’audio è molto evidente, dovremmo solo aspettare che Souleymane guarisca e che faccia seguito a questa vicenda per le vie legali.
Aggiornamento
È notizia del 20 maggio 2019 che la Procura di Nocera ha archiviato l’indagine sul caso. Ritenendo che a Souleymane Rachidi non siano state negate le cure e che il ragazzo decise di andare di sua spontanea volontà altrove, è caduta l’accusa di omissione d’atti d’ufficio e di conseguenza anche l’eventuale aggravante razziale.