CronacaOra.it: il sito populista delle fake news
Uno dei siti che mi state segnalando in questi giorni si chiama Cronacaora.it e riporta come payoff «Il blog d’attualità più amato dagli italiani», una bufala colossale per un dominio acquistato appena l'otto febbraio 2018. Oggi, 26 febbraio 2019, pubblica un articolo dove annuncia un presunto tentativo di stupro da parte di un «branco di migranti» che starebbe generando terrore a Bologna, ma a generare questo panico, in realtà, sono l'articolo stesso e il proprietario del sito. Basta leggerlo.
Indice:
Intitolato «Branco di migranti tenta di stuprare ragazza italiana: accoltellata. Terrore a Bologna», l'articolo parla di una studentessa universitaria e stagista all'ambasciata italiana di Rabat. Fate molto bene a domandarvi che cosa ha a che fare l'ambasciata italiana a Rabat con Bologna, infatti il luogo in cui è ambientata la vicenda non è la città romagnola ma la capitale del Marocco.
I fatti
Come leggiamo su Il Corriere, si tratta di una ragazza 23enne bolognese che, nella notte tra il 16 e il 17 febbraio, ha subito un tentativo di violenza sessuale da parte di tre malviventi che le avevano teso un agguato sotto casa. Riuscita a divincolarsi dalla loro presa, nel tentativo di fuga è rimasta ferita alla gamba dal coltello di uno dei tre che tentava di fermarla, ma grazie alle sue urla è riuscita ad attirare l'attenzione di un passante che è intervenuto soccorrendola e mettendo in fuga i malviventi.
Le trasformazioni in mala fede
Il gestore del sito Cronacaora.it ha deliberatamente e intenzionalmente sfruttato la tragedia della 23enne bolognese per attirare l'attenzione degli utenti tramite il titolo acchiappaclick trasformando i tre malviventi in migranti e facendo credere che l'episodio sia avvenuto a Bologna. Una strategia subdola che non tiene affatto conto dell'orribile esperienza della ragazza, ma in fin dei conti quello che contano sono i soldi che il proprietario del sito riesce ad ottenere tramite le visite e i banner pubblicitari contenuti al suo interno.
Lo screenshot dell'articolo dal titolo bufala
Da notare, nello screenshot sopra riportato, la categoria dell'articolo: «"RISORSE" CHE PAGANO PENSIONI».
La pagina «Chi siamo»
Come se non bastasse il payoff del sito, nella pagina «Chi siamo» leggiamo un'altra bufala, un'autocelebrazione da parte del sito appena nato:
Siamo il Blog Populista più amato dagli italiani! Sul nostro sito troverai tutte le news relative ai temi caldi del momento della politica italiana, come immigrazione, scandali, corruzione, sanità, politica estera ed un sacco di altre notizie che i media tradizionali cercano di nascondere.
Ce ne vuole di coraggio per autodefinirsi «il Blog Populista più amato degli italiani», ma nelle «Condizioni di utilizzo» leggiamo un'altra perla:
cronacaora.it è un sito gratuito dedicato alle news di destra. Intendiamo mostrare attraverso quanto pubblicato, tutto ciò che in Italia a nostro giudizio non funziona e andrebbe quindi cambiato. Il blog mostra notizie in maniera arbitraria, faziosa e parziale, pertanto se non siete d’accordo con quanto pubblicato, siete invitati a passare oltre e a leggere blog che rappresentino meglio le vostre idee politiche.
Si dichiara un sito politicamente schierato e di «destra», così come sostiene di diffondere notizie in maniera arbitraria, faziosa e parziale, ma non si dice da nessuna parte che viene alterata la realtà attraverso i titoli, sfruttando le disgrazie altrui, soprattutto di un'italiana. A proposito di nazionalità, risulta strano che la proprietà del sito venga attribuita a una società rumena chiamata Servicii Web SRL e che il contatto amministrativo sia un tal Petru Cioban.
I dati pubblici della registrazione del dominio Cronacaora.it
La presunta pista rumena
Attraverso i dati pubblici forniti dal Registro.it, il dominio Cronacaora.it sarebbe registrato a nome di una società rumena chiamata Servicii Web SRL:
Ci sarebbe un numero di telefono, il 40.256471449, ma questo risulta essere lo stesso di una società chiamata Panasound SRL sempre situata in via Mircea cel Batran, nr 4, a Timisoara, Romania:
L'edificio dove la società rumena sarebbe ubicata.
Il nome del contatto amministrativo, tale Petru Cioban, non è collegabile con questa presunta società Servicii Web SRL. È probabile, dunque, che ci sia un tentativo di ulteriore depistaggio per l'identificazione dei responsabili.
Una soluzione per scoprire il colpevole
Una cosa è certa, il comune di Bologna potrebbe denunciare questo sito per l'articolo riportante la scritta «Terrore a Bologna» e ottenere risposta sull'identità del reale proprietario per il semplice fatto che l'hosting utilizzato è italiano: Aruba.