È online il modulo per richiedere il reddito di cittadinanza
L'Inps, l'Istituto nazionale della previdenza sociale, ha pubblicato sul suo sito i moduli per la richiesta del reddito e della pensione di cittadinanza. Sono scaricabili a questo link. Per l'invio delle richieste, bisognerà aspettare il 6 marzo. I primi accrediti sulle card arriveranno dalla metà di aprile.
Tempistiche delle domande
A partire dal 6 marzo, dopo aver compilato il modulo dell'Inps, i cittadini possono presentare la domanda online, alle Poste o nei Caf abilitati. Entro 10 giorni lavorativi la richiesta deve effettivamente essere trasmessa all'Inps. L'istituto ha 5 giorni di tempo per verificare che il richiedente abbia tutti i requisiti necessari. Solo dopo la verifica l'Inps dà mandato a Poste italiane di emettere la card con l'importo che spetta al beneficiario.
Oltre a rispettare i requisiti, chi si "candida" per ottenere il reddito deve dichiarare di aver capito tutte le informazioni che riguardano i motivi di decadenza e le sanzioni in cui si incorre. Nel modulo c'è scritto anche che qualora le risorse economiche stanziate dovessero esaurirsi l'importo sarà rimodulato.
I requisiti per il reddito
Cittadinanza italiana, residenza in italia da almeno 10 anni di cui 2 consecutivi, permesso di soggiorno. Per quanto riguarda reddito e patrimoni, oltre alla dichiarazione sostitutiva unica ai fini Isee, bisogna specificare se si possiedono auto o moto nuove di grossa cilindrata e se si sta pagando un mutuo per la prima casa. Durante il passaggio al Senato del 27 febbraio, sono stati approvati una serie di emendamenti che hanno reso i controlli più stringenti e che potrebbero limitare la platea di possibili beneficiari del reddito di cittadinanza:
- Furbetti dei divorzi: per controllare effettivamente che separazioni e divorzi non sono orchestrati per accedere al reddito, la polizia locale sarà incaricata di effettuare controlli per attestare che uno dei due membri della coppia abbia davvero cambiato residenza.
- Immigrati: per chi non è cittadino italiano c'è l'obbligo di consegnare la certificazione del reddito e del patrimonio familiare rilasciato dal Paese di origine. Tale certificato deve essere tradotto in lingua italiana e fare un passaggio dal consolato di appartenenza. Da quest'obbligo sono esclusi i rifugiati politici e le persone che provengono da Paesi dove non è possibile richiedere questo tipo di certificazioni.