Il «mistero» della balena rinvenuta in una foresta brasiliana
Nei vari titoli che riportano il ritrovamento si è parlato di una balena trovata morta in mezzo alla giungla o nella foresta. In realtà è stata trovata la carcassa di una giovane megattera in una palude nell'isola Marajó, nel Nord-Est del Brasile. Si è parlato anche di un «mistero» che gli scienziati non riuscirebbero a spiegare. Come faceva a trovarsi lontano dalla spiaggia? Oppure si è fatto notare il fatto che questi cetacei dovrebbero trovarsi in questo periodo dell'anno in Antartide.
Nella descrizione del video caricato per la prima volta sul sito LiveLeakpossiamo trovare maggiori particolari:
Questo venerdì – 22 febbraio -si è aperto un bizzarro caso. Una specie di megattera era situata in un'area di foresta nella zona costiera del comune di Inverness di Soure, sull'isola di Marajó, nello stato del Pará. Secondo il Dipartimento della salute, della sanità e dell'ambiente (Semma), l'animale, che sembra essere un adulto, è stato trovato già morto. Misura 11 metri di lunghezza per 6 metri di larghezza … Il Semma, ha riportato che c'è una squadra che raccoglie informazioni per cercare di chiarire il mistero … biologi animali sono in viaggio per verificare la causa della morte.
In Italia la notizia è stata rilanciata da SputnikNews.L’Ansa la rilancia due giorni dopo usando un’immagine di repertorio che non riguarda il caso specifico, la troviamo ad esempio in un articolo del New York Times pubblicato nel dicembre 2018 e riguarda la questione della caccia alle balene in Giappone.
Come stanno realmente le cose
Un team di biologi dell’istituto «Bicho D’Água» è intervenuto per analizzare la carcassa, tra loro anche la presidente dell'organizzazioneRenata Emin che ha avanzato alcune ipotesi. Parlare di «mistero» sembra piuttosto esagerato, secondo quanto riferisce Emin non è anormale che una balena possa essere rinvenuta in quella zona, il corpo può essere stato trasportato dall’alta marea quando il cetaceo era già morto. Ci si chiede piuttosto cosa ci faccia una megattera nel mese di febbraio sulla costa settentrionale del Brasile. Si tratta di un evento insolito ma non impossibile. Si citano precedenti simili, come uno registrato tre anni fa nella regione del Parà. Fenomeno «insolito» quindi, ma plausibile.
Senza scomodare i cambiamenti climatici che – si potrebbe supporre – confondano gli animali durante le migrazioni, facciamo notare che l’esemplare sembra essere un cucciolo, magari abbandonato dalla madre, o che si è perso. Al momento sono in corso le analisi degli esperti intervenuti nel luogo del ritrovamento. Dovranno passare almeno una decina di giorni prima di avere un responso. Lo scheletro sarà destinato poi al Museo Goeldi per studi futuri.
La scienza non si ferma, però ha i suoi tempi
Sostenere quindi che gli «scienziati» non riescono a spiegare la natura del ritrovamento è dunque prematuro. Quasi mai è possibile ottenere responsi immediati se si vogliono dati certi, mentre sono state già avanzate ipotesi alla luce di precedenti noti.
Stando aosservazioni preliminari- riportatein altri media locali – sarebbe stato accertato che si trattasse di un cucciolo maschio di circa otto metri e mezzo. Dunque l’ipotesi del piccolo che si separa dalla madre e muore, venendo trasportato poi dalle maree, sembra quella più plausibile al momento. La presenza di alta marea nei giorni in cui può essersi arenato il corpo è stata confermata nelle località di Salinópolis, Marudá e Belém.