Salvini snobba la delegazione Ue per i diritti umani. E invia un funzionario
Due giorni a Roma per valutare la situazione di migranti e rifugiati: questa la missione della sotto-commissione Diritti umani del Parlamento europeo che ha visitato alcuni centri d’accoglienza e ascoltato le testimonianze di Ong e parlamentari italiani. Ma non è riuscita a parlare con il ministro dell’Interno Matteo Salvini. «Abbiamo chiesto un incontro con lui ma non ci ha risposto. Gli ho perfino mandato un messaggino sul telefono» sostiene il presidente della Commissione Antonio Panzeri che prima di fare l’eurodeputato nel gruppo dei Socialisti e Democratici faceva il segretario generale della Camera del Lavoro di Milano. Il ministro dell’Interno ha però risposto all’invito, mandando uno dei capi dipartimento del Viminale. «Serve una visione comune europea dell’immigrazione» hanno spiegato gli esponenti della commissione parlamentare. Proprio il Parlamento Ue aveva portato avanti un progetto di revisione del Trattato di Dublino, poi arenatosi nel vero cuore politico delle istituzioni europee; il Consiglio europeo.La delegazione ha visitato la sede della Guardia di Finanza a Pratica di Mare, è stata ricevuta dal segretario Vaticano per i Rapporti con gli Stati Paul Richard Gallagher, da esponenti dell’Unhcr e da associazioni che si occupano di tutelare i migranti.«Abbiamo ascoltato il racconto dei migranti e del loro passaggio in Libia, che conferma quello che purtroppo sapevamo. Molto spesso sono tenuti in condizioni criminali», ha spiegato Panzeri. L’ex sindacalista aveva anche proposto di assegnare ad alcune Ong il premio Sacharov(che annualmente il Parlamento europeo consegna a chi si occupa di diritti umani). Una visione opposta a quella del leader leghista. Proprio oggi il Parlamento Ue ha diffuso le nuove proiezioni in vista del voto di maggio, mettendo insieme i sondaggi nazionali. Il Partito popolare europeo e i socialisti non avrebbero la maggioranza, che detengono dal 2014.La Lega si confermerebbe primo partito italiano a Bruxellese con 28 seggi (6 nelle scorse europee e 27 in base al precedente sondaggio), si attesterebbe come secondo partito dopo la Csu/Cdu.